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Film eccellente, ad oggi il migliore di Ozon, regista sempre più versatile. Raramente la manipolazione è stata raccontata dal cinema in modo così efficace.
Rebis ebbe a dire: ... io lo trovai molto teorico e forzato (quando non inverosimile) nella costruzione dei personaggi e delle loro dinamiche.
non credo che ad un film del genere si richieda di essere verosimile; la vicenda rimane sempre sospesa (specie nella seconda parte) tra realtà ed immaginazione letteraria.
Il buon Didda mi raccontava (al telefono) di una sequenza "fetish buiesca" del ragazzo che prende in mano le scarpine col tacco della donna matura di cui si e invaghito
Basterebbe questo per non lasciarmelo scappare, eppoi adoro Ozon dopo il bellissimo Swimming Pool
Buiomega71 ebbe a dire: Il buon Didda mi raccontava (al telefono) di una sequenza "fetish buiesca" del ragazzo che prende in mano le scarpine col tacco della donna matura di cui si e invaghito
Basterebbe questo per non lasciarmelo scappare, eppoi adoro Ozon dopo il bellissimo Swimming Pool
Galbo ebbe a dire: Buiomega71 ebbe a dire: Il buon Didda mi raccontava (al telefono) di una sequenza "fetish buiesca" del ragazzo che prende in mano le scarpine col tacco della donna matura di cui si e invaghito
Basterebbe questo per non lasciarmelo scappare, eppoi adoro Ozon dopo il bellissimo Swimming Pool
Galbo ebbe a dire: Rebis ebbe a dire: ... io lo trovai molto teorico e forzato (quando non inverosimile) nella costruzione dei personaggi e delle loro dinamiche.
non credo che ad un film del genere si richieda di essere verosimile; la vicenda rimane sempre sospesa (specie nella seconda parte) tra realtà ed immaginazione letteraria.
Beh, il film indaga il rapporto tra realtà e rappresentazione di realtà (o arte): in questo senso il film secondo me non rappresenta una realtà verosimile in partenza... uhm... mi è sembrato che la realtà descritta fosse funzionale a dimostrare una teoria dell'autore sulla gestazione artistica. Tipo, il personaggio del professore, è pilotato a distanza nelle sue azioni, è davvero poco autentico. Poi, certo, rimane un buon film, ci mancherebbe...
Personalmente l'ho trovato sorprendente, soprattutto per quanto concerne l'accortezza della sceneggiatura che delinea personalità interessanti: l'insegnante che si impelaga in una relazione nella quale non si comprende chi detiene il potere e che lo porterà ad un agire poco deontologico; la madre del ragazzo, dotata di salace bellezza e vittima di un matrimonio poco gratificante; il padre fissato per lo sport e con un'ammirazione spasmodica per la Cina; il protagonista ambiguo nelle proprie pulsioni con uno sguardo penetrante che non si dimentica. Ozon locupleta il racconto con una regia vivace che non si perde in inutili orpelli.
Una delle visioni migliori di questi primi 5 mesi dell'anno
Didda23 ebbe a dire: Una delle visioni migliori di questi primi 5 mesi dell'anno
Beato te :) io tra i film visti al cinema sto ancora aspettando il colpo al cuore dell'anno... Film buoni ne ho visti, ma nulla che mi abbia davvero entusiasmato (ma forse dipende più da me che dai film...)
Grazie . Diciamo che il film meritava un'attenzione particolare in fase di commento. Per me, un'autentica sorpresa. Cede un filino nella parte finale, altrimenti il voto finale sarebbe stato d'obbligo. Ozon è da scoprire, visto che l'ho sempre evitato perché pensavo, chissà poi perché, fosse una rottura di zebedei. Nei prossimi giorni mi gusterò swimmimg pool, vero e proprio cult buiesco!
Galbo ebbe a dire: Film eccellente, ad oggi il migliore di Ozon, regista sempre più versatile. Raramente la manipolazione è stata raccontata dal cinema in modo così efficace.
non mi è spiaciuto (anche se negli ultimi 10 minuti l'incredulità da sospesa si schianta al suolo in millemila pezzi), ma se dovessi segnalare il migliore di ozon, anche quanto a efficace narrazione di un plagio, rimanderei qui. ma forse è troppo facile, essendoci dietro il fassbinder che guarda a martha.
Rebis ebbe a dire: Concordo sull'inverosimiglianza... di Ozon ti consiglio anche il polanskiano Sotto la sabbia.
credo che il finale possa salvarsi solo se lo si considera come un ennesimo sottofondo mentale e rappresentativo ma anche così a quel punto si scade in una deriva concettuale coatta e artificiosa. peccato perché di per sé la continua rifrazione tra atto di creazione e ripercussione biografica è un'idea che si mostra vittoriosa in più passaggi.
Didda23
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