Discussioni su Mannaja - Film (1977)

DISCUSSIONE GENERALE

4 post
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  • R.f.e. • 22/10/09 13:56
    Fotocopista - 826 interventi
    Errore nel video sottostante. Che ci fa Blindman nella scheda di Mannaja ?
    Ultima modifica: 22/10/09 14:27 da R.f.e.
  • Zender • 22/10/09 16:49
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Niente. Infatti adesso non c'è più, grazie.
  • Buiomega71 • 29/08/13 11:14
    Consigliere - 25998 interventi
    WESTERNALIA: L'ESTATE SELVAGGIA DELLO SPAGHETTI WESTERN

    E anche Martino si accoda al western crepuscolare settantiano fuori tempo massimo, molto vicino a Keoma (la scazzottata nel fango, le musiche gorgheggianti dei fratelli DeAngelis) e a California (la pioggia, il fango, l'atmosfera quasi apocalittica, plumbea e putrida), senza nulla aggiungere a quanto mostrato (splendidamente) da Castellari e Lupo

    Seppur derivativo, ha un suo fascino, e la regia di Martino e tecnicamente superlativa (per tutti valga la sequenza del montaggio alternato al massacro alla diligenza con il can-can delle ballerine), con sprazzi dei suoi thriller (alcuni twist inaspettati come l'avidità infima della Jeannine), i boschi (soprattutto nel paludoso incipt al ralenti dal vago sentore horror) che ricordano quelli di I corpi presentano tracce di violenza carnale, la grotta dove si nasconde Mannaja per riacquistare la vista (un anticipo dei suoi ADVENTURE MOVIE che verrano di lì a poco, ma anche Assassinio al cimitero etrusco), tracce splatter di colpi in arrivo e mani amputate (2019: Dopo La Caduta Di New York), le ballerine che lavano i panni al fiume (mi ha riportato alla mente l'episodio con Pippo Franco di Zucchero, miele e peperoncino), grandangoli e riprese sghembe tipicamente martiniane

    Lo script, a volte, e fallace (esempio, Donald O'Brian salva Mannaja sepolto nella sabbia stile Viva La Muerte con occhi sbarrati alla cura Ludovico , per poi svenderlo a Wolley, il frettoloso duello finale tra Wolley e Mannaja che si risolve in nulla, il carro di prostitute preso di peso da Navajo Joe, l'inutile parentesi romanticcheggiante tra Merli e la Brochard), ma la ferocia e la crudeltà non mancano di certo

    A partire da un ghignante e mefistofelico John Steiner nel perfido ruolo di Wolley, quintessenza della ferinità più animalesca, che si accompagna a due mastini neri, in uno dei suoi ruoli da villain più incisivi e viscidi, alla spietatezza di alcune sequenze (l'accoltellamento della Brochard da parte di Steiner, l'umiliazione che accompagna Philippe Leroy paralitico e impotente dinnanzi all'evolversi degli eventi: una figlia vipera col faccino d'angelo, tradito dal suo uomo di fiducia, il suo impero che crolla miseramente sotto i suoi occhi, il massacro dei lavoratori della miniera)

    Merli, a dire il vero, risulta un pò legnoso, ma la parte del leone (o della carogna) la fa senza dubbio Steiner

    Schegge horror impazzite (il cocchiere moribondo al ralenti, che sembra uscito da Nosferatu,l'allucinato inizio alla palude)

    Inizia e finisce nella coltre di una nebbia mortifera il secondo e ultimo western di Sergio Martino, autore che ha affrontato (quasi) tutti i generi, regalando puro spettacolo e padronanza tecnica non indifferente

    Passaggio quasi obbligato dalle commedie settantiane al suo cinema d'avventura di cui Mannaja ne traccia il solco.
    Ultima modifica: 29/08/13 11:33 da Buiomega71
  • B. Legnani • 24/02/17 14:28
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    E' mancato il caratterista Antonio Casale.
    Fonte: Roberto Poppi.