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Discussioni su Le viziose - Film (1975)

DISCUSSIONE GENERALE

10 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Ciavazzaro • 9/02/10 11:53
    Scrivano - 5583 interventi
    La nuova versione di Franco con l'audio della edizione italiana del primo film qui:
    http://www.livestream.com/fantastika/video?clipId=flv_deb2b10a-0698-42f8-ae11-a01944dad4b5
  • B. Legnani • 4/01/11 21:46
    Pianificazione e progetti - 15224 interventi
    Dopo 5' ho smesso di guardarlo. M'è parso terribile.
  • Fauno • 9/10/16 23:52
    Formatore stagisti - 2762 interventi
    I rimpianti sono molti, e purtroppo il film è davvero così così...
  • Ciavazzaro • 10/10/16 02:32
    Scrivano - 5583 interventi
    Grazie della chiamata Fauno.
    In attesa del tuo commento finale, quale versione hai visionato ?
    Perché il montaggio italiano è atroce, e cambia completamente il senso del film, addolcendolo e soprattutto modificando dialoghi per renderlo meno perverso (la scena con la Swinn e l'amante in camera da letto è completamente stravolta nel nostro doppiaggio).
  • Fauno • 11/10/16 01:17
    Formatore stagisti - 2762 interventi
    SPOILER


    La versione che ho io dura 1 ora e 37 minuti e ha diversi inserti in british, fra l'altro comprensibilissimi. Fra quelli che mi ricordo meglio c'è la scena iniziale della messa nera, indi la scena lesbo citata nel commento e le imprecazioni di Franco davanti alle vittime. Quindi penso sia una delle versioni più moderne.
  • Ciavazzaro • 11/10/16 02:21
    Scrivano - 5583 interventi
    Bisogna premettere che di questo film esistono valanghe di versioni, dalla durata che posti penso proprio si tratti della director's cut.

    Come già detto la versione italiana uscita in vhs(con doppiaggio ahimè assai scadente) è terribile, con un doppiaggio che moralizza la vicenda, smussando e molto i contenuti erotici morbosi, contenendo però per assurdo le scene con le attrici nude ! (dal momento che un altra versione ha le attrici vestite nelle scene di sesso).

    Per il film nella sua versione originale, personalmente l'ho sempre trovato molto affascinante.
    Forse non perfetto, e devo convenire che si poteva fare di più, ma comunque notevole.
    Ho apprezzato moltissimo l'interpretazione del buon Franco (che a mio avviso era un più che dignitoso attore), e anche la Romay (da segnalare la scena sulla scala).
    Del resto del cast menzione d'onore per l'amatissima Monica Swinn, la mia attrice preferita della Eurocinè, il resto del cast presenta facce assai famigliari per gli amanti del cinema di genere francese, ma oltre all'amore per il genere, bisogna onestamente dire che non offrono interpretazioni da applausi a scena aperta.

    Ammetto però che il rimontaggio curato nel 1978 dallo stesso Franco, con trama modificata e nuove scene, è superiore a le viziose.
    Magari un giorno lo vedrai e mi dirai se ti ha convinto di più, si chiama El sadico de Notre-Dame".
  • Fauno • 12/10/16 16:46
    Formatore stagisti - 2762 interventi
    Alt...fermi tutti! Io son diventato matto con Imdb a capire quali potessero essere le attrici in questione, ma allora non riesco a capire a quale scena sulla scala ti riferisci per la Romay. La Romay non è la biondona alta e coi capelli corti??? E la Laffarière non è la segretaria dell'editore di rivista che all'inizio fa la vittima nella messa nera e alla fine viene rapita? E quale è allora la Swinn che tu tanto ami? Devo dire che Imdb ha confuso i nomi degli attori coi nomi impersonati, perché nel film si chiama Anne proprio la segretaria dell'editore, non la Romay...
  • Ciavazzaro • 12/10/16 23:05
    Scrivano - 5583 interventi
    Ti rispondo subito.

    La Romay musa del buon Franco nonché compagna di vita, se continuerai a seguire le opere del regista, la conoscerai molto bene, essendo diventata nella seconda parte della filmografia del regista sua attrice feticcio e musa (nei film da te finora visionati non appare infatti quasi mai).
    In questo caso la Romay è proprio la ragazza che poi verrà rapita nella parte finale

    SPOILER

    Venendo salvata dalla polizia, che uccide Franco in strada

    FINE SPOILER

    non ricordo se nel film fa la segretaria (tra l'altro in Sicarius febbre di sesso, che tu hai visto qualche tempo fa, potrai riconoscere la Romay come una delle protagoniste

    SPOILER

    Quella che alla fine del film uccide per errore il protagonista del film

    FINE SPOILER )

    La Swinn invece è la donna con i capelli neri che viene uccisa da Franco nella camera da letto, dopo averla costretta a mettersi in posizione di preghiera con tanto di inquadratura (se ben ricordo) delle natiche a favor di telecamera.
    Nel trailer è al minuto 1'22:
    https://www.youtube.com/watch?v=9lGTOnpKLik

    La biondona invece dovrebbe essere Lynn Monteil , su Google immagini c'è una sua foto, e mi pare proprio lei.

    Devo ricercare un attimo il film, perché ho paura di essermi confuso, in un libro dedicato a Franco, infatti c'è una bella foto di scena in bianco e nero di Franco che trascina la svenuta Romay su per una scala, può essere che la memoria mi abbia ingannato, e che tale scena non sia stata montata o sia presente solo nel rimontaggio, devo ricontrollare.

    Spero di esserti stato utile, ciao !
  • Fauno • 13/10/16 12:41
    Formatore stagisti - 2762 interventi
    Grazie.;-)
  • Buiomega71 • 23/08/18 10:59
    Consigliere - 27174 interventi
    Sadisterotica-L'estate torbida dello tio Jess

    Mezza delusione per quello che credevo il film più personale e teorico dello tio Jess (immaginavo una specie di Nuovo incubo franchiano, la sua personale Montagna sacra, e mi ritrovo una sottospecie di Un gatto nel cervello visto nell'ottica dello tio, senza insert da altri film)

    Mi è sembrato un Franco quasi "commerciale", assai lontano dalla sua poetica surreal/onirico/ermetico/anarcoide e forse anche quello più "pudico" (timidi accenni lesbo tra la Romay e la Monteil che più che altro fanno le scemette, qualche nudo quà e là, ma niente di più), che ha confronto Confessioni di una monaca adolescente (per tirare in ballo uno dei Franco più "morigerati") è un trattato di sadismo e perversione

    L'incipit (la Romay legata, nuda, alla croce di Sant'Andrea, "seviziata" dalla Monteil, tra frustate, sangue di colombo decapitato alla bisogna, sparso per tutto il corpo o trangugiato in coppe rituali, con lievi accenni saffo, fino alla pugnalata che conclude quello che sembra a tutti gli effetti un rito satanico/BDSM) si risolve in una triste pantomima, una pagliacciata che già smorza il potenziale sadisterotico del film.

    Le messe nere che l'alta borghesia officia in chiese sconsacrate o in ville private, altre non sono che recite da avanspettacolo per scatenare la libido dei presenti (che si concludono con una mega orgia-assai noiosa, ripresa da Franco dall'alto-che nemmeno Dietro la porta verde)

    Insomma, una pantomima del sadismo franchiano, tra donne frustate o legate a croci , fintamente uccise per il ludibrio scopereccio di borghesi annoiati e parecchio infoiati

    In tutto questo marasma fittizio si muove lo stesso Franco, prete spretato sessualmente represso, invasatissimo moralizzatore che delira di peccato e redenzione, punendo le donnacce scostumate e sporcaccione a suon di preghiere "esorcistiche", vangeli, frasi sconnesse, stole e pugnali.

    Il film acquista un certo "valore" solo per la presenza di Franco, untuoso "giustiziere dei peccati altrui, soprattutto femminili" con occhio lesso da voyeur (sbircione a là Finestra sul cortile, dell'appartamento accanto), che si prodiga in "redenzioni" alla lama di coltello, dove raggiunge l'apice quanto rapisce la Romay (mai così mal sfruttata dallo tio, relegandola a ruolo di una sciaquetta qualsiasi), spupazzandola sul letto della sua camera d'albergo, spogliandola, strattonandola, schiaffeggiandola, insultandola, incatendandola all'armadio, mordicchiandola a sangue, sputandole in faccia, in un rapporto di amore/odio che ha il sapore gustoso di metacinema tra il mentore e la sua musa) non prima di averle fatto leggere il suo racconto sadoerotico (leggi sceneggiatura). Se al posto di Franco, per dire, ci fosse stato Howard Vernon, l'opera sarebbe precipitata inesorabilmente verso i poco felici lidi del pseudo-filmaccio.

    Con Franco che si muove come un sudaticcio e viscido Frank Zito (quando bussa alla porta della stanza della Romay e poi la narcotizza per rapirla, molte le similitudini con l'analoga scena tra Frank Zito-appunto- e Rita in Maniac) tra viziose pupattole e immoralità da bancarella, il film ci guadagna, se non altro per il ludibrio di vedere lo tio che condanna ciò che ha sempre filmato e messo in mostra nelle sue pellicole sadisterotiche.

    Caroline Rivière (quella che c'aveva i baffi e ocheggiava con la Romay, nella stanza d'albergo, nelle sequenze aggiunte di Sexy Nature) viene punita da Franco a suon di deliranti omelie e accoltellata incatenata all'armadio a specchio, alla signora Cartier (gran gnoccolona officiante di pagliaccesche messe nere) viene estratto il cuore (in una delle rarissime scene gore del film), a Monica Swinn , che umilia sessualmente il vecchio satiro appassionato di messe nere e bondage orgiastico, Franco le impartisce una coltellata purificatrice posizionandola supinamente a mò di preghiera, con il suo sederone che invade lo schermo (non di Franco ma della Swinn), prima di rapire l'amata/odiata Romay (Sei una viziosa, una puttana, e io che ti credevo pura come un giglio! (sic!)) nel momento migliore del film. Il nadir franchiano giunge nella coincitata sequenza dello sgozzamento della Monteil mentre stà officiando l'ennesimo, e fondamentalmente innocuo, rito suppliziatorio ai danni di una biondazza carnosa legata alla croce di Sant'Andrea, con Franco che dà di matto del tutto.

    Terribile la piega "poliziesca" delle indagini con un ispettore da operetta e tremendo il finale con inseguimenti in auto che manco un poliziesco turco le battute sceme dei due detective (personalmente trovo Franco atroce quando nei suoi film si da al lato meramente "poliziottesco" tra commissariati e sbirri)

    Manca il furore degli amplessi lesbo , della lussuria sadica, del delirio dei sensi, l'eros e il thanatos e anche il lato feticistico ne risente (non mi basta la Romay che indossa gli stessi stivaloni neri di Irina di Un caldo corpo di femmina o di Linda in Lorna), come se Franco fosse indeciso se psicanalizzare le sue ossessioni (come farà appunto Fulci con Un gatto nel cervello) o realizzare un "thriller" canonico fruibile per "tutti i palati" (nel primo caso ci azzecca quasi, nel secondo è un mezzo disastro)

    Impagabili, comunque le isteriche incazzature dello tio, novello Torquemada che blatera di purificazione non potendo fare a meno del suo lato voyeuristico. Dove tutte le donne ( o meglio le sue attrici) sono puttane perdute nel vizio.

    Quello che credevo fosse la sua apoteosi si è rivelato uno dei suoi lavori "minori" e meno (h)ardimentosi o, almeno, lontano anni luce dalla decadenza sessual/mortifera di Doriana Gray e dall'audacia diabolica sadolesbo di Lorna
    Ultima modifica: 23/08/18 17:14 da Buiomega71