Discussioni su La ragazza in amore - Film (1980)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/07/08 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
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  • Quello che si dice un buon film:
    Ciavazzaro, Buiomega71, Faggi
  • Non male, dopotutto:
    Ghostship, Minitina80

DISCUSSIONE GENERALE

6 post
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  • Zender • 28/07/08 16:24
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Ciao Ciavazzaro, ho visto che non hai inserito il titolo italiano per questo film. Non ti risultava? Io l'ho preso dal solito italian imdb, solo non vorrei che fosse un errore. E' vero che ogni tanto qualche Rollin l'han pure tradotto, però...
  • Ciavazzaro • 28/07/08 19:12
    Scrivano - 5591 interventi
    Infatti a me non risultava fosse stato mai doppiato,nel caso il titolo italiano e' davvero ridicolo !!!
  • Don Masino • 30/07/08 19:16
    Galoppino - 279 interventi
    Ha ragione Ciavazzaro! Ma che titolo è? Per un film di Rollin poi... Io dubito che sia mai uscito da noi, tante volte Imdb spara stupidate. però è strano che lo segnali con un titolo tanto assurdo, se poi non esiste
  • Buiomega71 • 10/04/12 16:12
    Consigliere - 26015 interventi
    Acquistato (alla "modica" cifra di quasi 40 euro) il dvd olandese della Encore. Confezione digipack e booklet di 22 pagine e ben due dischi.

    Ma la cosa più gustusa (udite...udite) sono contemplati i sub in italiano! Da orgasmo!

    E con lo zio Jean sono a quota 13! Ça va sans dire...
  • Buiomega71 • 25/08/12 10:04
    Consigliere - 26015 interventi
    L'ESTATE FRANCESE IN NERO

    Denso concentrato rolliniano puro, pregno di atmosfera e di una malinconia poetica che si trasforma in angoscia, fino ad un finale tra i più strazianti mai girati.

    Il sommo Rollin proietta subito la sua pellicola in un mondo surreale, ermetico, astratto, dove non c'è ne speranza ne tantomeno salvezza.

    La perdita progressiva della memoria, una clinica che sembra uscita da un film di Cronenberg (come i pazienti sessualmente attivi, ma che regrediscono allo stato di zombi catatonici, non poteva non farmi venire alla mente quelli "ninfomani" de Il demone sotto la pelle, i palazzi e l'atmosfera plumbea alla Scanners) e quella catatonia che trasforma i pazienti in automi privi di volontà e aggressivi sono omaggi e spunti romeriani (non per nulla c'è una scena in ascensore che omaggia Zombi). I pazienti affetti da turbe psichiche come nel Fobia di John Huston.

    Sembra un WIP, ma asettico, freddo, mortifero, dove Rollin occhieggia alle sue vampire eteree e nude (vedere lo stato di regressione, che rasenta la lobotomia, in cui cade Veronique, vestita di bianco, il viso spento e gli occhi persi nel vuoto, o la scena straziante di Catherine che non si ricorda più come si mangia o ci si sveste e il suo suicidio previo forbici).

    Nel finale sul vagone ferroviario l'atmosfera si rifà a quella di Les raisins de la mort , la camminata narcolettica della divina Brigitte Lahaie, tra il prato della ferrovia con cielo plumbeo, a Fascination , sapori acri da erosvastika (il forno crematorio) e quel finale doloroso, romantico, allucinato, quasi apocalittico, dei due amanti che si incamminano nel nulla, come morti viventi privi di volontà, lascia un segno indellebilie.

    Ci sono delle frenature narrative, come il sesso insistito e gratuito (la lunga scena d'amore tra la Lahie e Gardère, in cui sembra di vedere il porno rolliniano di Vibrazioni, lo stupro nella saletta "cinematografica", la sodomizzazione nella sauna), e qualche errore (la ragazza che viene arsa viva, che sul lettino indossa i sandaletti col tacco, ma quando viene messa nel forno è a piedi nudi) e alcuni dialoghi da fotoromanzo.

    Labile anche l'aspetto gore, una testa sfondata a martellate, le forbici piantate negli occhi e poco altro.

    Ma Rollin e autore raffinato, che sa regalare momenti di assoluta meraviglia visiva (il surreale valzer notturno in giardino sulle sponde della piscina, l'inizio che omaggia Suspiria, il colpo in arrivo alla schiena di Veronique che fugge vestita di bianco ).

    Ipnotiche e quasi carpenteriane le musiche di Philippe Brèjan.

    Uno dei film più stranianti e poetici dell'immenso autore francese delle vampire nude. Sicuramente uno dei suoi più ambiziosi, triste e amara metafora sulla perdità dell'identità con tracce indellebili del suo miglior cinema.
    Ultima modifica: 25/08/12 11:04 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 4/04/19 19:20
    Consigliere - 26015 interventi
    Sul bel libro di Rudy Salvagnini Il cinema dell'ecccesso (primo volume), nel capitolo dedicato a Jean Rollin (esattamente alla fine, dove si elenca l'intera sua filmografia), leggo che La nuit des traquèes avrebbe una sua versione pornografica, dal titolo differente Filles traquèes, e proprio questa versione hard arrivò in italia con il titolo di Ragazza in amore (senza l'articolo)

    Non saprei se insertata , rimontata o girata hard appositamente (visto il continuo bazzicare di Rollin nel porno, non di meno della Lahaie e di alcuni figuranti che appaiono nel film, che facevano anche gli "stalloni" nel cinema hard francese dell'epoca)

    A quanto mi sembra di capire Ragazza in amore (o La ragazza in amore) dovrebbe essere la versione porno, differente dal film malinconico, plumbeo e denso di poetica pessimistica rolliniana quì schedato

    Per sbrogliare la matassa chiedo lumi al sempre prezioso e indispensabile Deep
    Ultima modifica: 4/04/19 19:24 da Buiomega71