Discussioni su Il mandolino del capitano Corelli - Film (2001)

DISCUSSIONE GENERALE

  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Funesto • 14/08/11 10:35
    Fotocopista - 1415 interventi
    L'americanata stereotipata e lecchina é proprio il genere che meno tollero, ma credevo fosse solo una seminesistente proiezione mentale di quello che non vorrei mai vedere in un film; vedendo questo film (dopo essermi incuriosito ormai da molto tempo per come se ne parlava male), ho trovato la materializzazione ai miei incubi cinematografici... Mieloso, zeppo di luoghi comuni, banale, retorico, pieno di aforismi da quattro soldi... Alla fine delle due ore di semincoscienza da noia (tanto m'é costato soddisfare una mia vecchia curiosità) mi sono fatto il segno della croce, ma almeno ero felice di aver trovato concretamente proprio il genere di film da me più odiato! Il povero vecchio Marcel é meglio che stia alla larga dal davinottarlo o il cuore potrebbe non reggere...
  • Columbo • 14/08/11 10:59
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Lo vidi in tv...mi dà fastidio anche soltanto il titolo, non sopporto che sia stata usata una tragedia come quella di Cefalonia per uno scialbo melò pieno zeppo di stereotipi italioti come neanche la mente più perversa e prevedibile di Little Italy avrebbe potuto mettere insieme. Per non parlare degli attori...Cage è espressivo come uno sgabello. Una emerita ciofeca.
  • Funesto • 14/08/11 11:33
    Fotocopista - 1415 interventi
    Tra gli attori (e tra i personaggi) l'unica che abbia un'idea di recitazione (e che c'azzecchi un minimo con la Grecia) é quella gran signora di Irene Papas, che più che sprecata é stata offesa nella carriera con quest'opera. Il resto dei personaggi, fra Penelope pesce lessa, un Cage da lapidare e il vecchio medico moralista e pseudosaggio (perché non é rimasto sotto le macerie?!) sono da dare fuoco...
  • Galbo • 14/08/11 14:03
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    concordo su tutto il negativo, di tratta di un film oltremodo "monopallinato"!
  • Funesto • 14/08/11 14:32
    Fotocopista - 1415 interventi
    Dilemma: una palla o una e mezza? A parte la professionalità della confezione (te credo, con un tal budget...) e qualche apparizione della Papas tutto il resto é da pomodorate...
  • Galbo • 14/08/11 19:48
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    nessun dubbio: una palla secca.
  • Funesto • 14/08/11 19:56
    Fotocopista - 1415 interventi
    Aspetta solo che mi riconnetta dal pc (ora sto con il cell, non troppo comodo) e vedi come te lo stronco... Hai ragione, na palla basta, non può il budget da solo salvare un film per la blanda aria di professionalità che gli conferisce...
  • Fauno • 5/05/18 23:30
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Qui stranamente gli spettatori son tutti incazzati come delle bestie...Ci sono registi straosannati che per una vita intera hanno messo in evidenza, per non dire alla gogna i nostri difetti, e tutti li continuano ad adorare come patrimonio dell'umanità, ma questo a quanto pare ha toccato qualche corda di troppo...Peccato che non abbia tempo di vedere questo film, ma prima o poi...
  • Galbo • 6/05/18 07:07
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Qui stranamente gli spettatori son tutti incazzati come delle bestie...Ci sono registi straosannati che per una vita intera hanno messo in evidenza, per non dire alla gogna i nostri difetti, e tutti li continuano ad adorare come patrimonio dell'umanità, ma questo a quanto pare ha toccato qualche corda di troppo...Peccato che non abbia tempo di vedere questo film, ma prima o poi...

    Credo che tu non abbia capito il senso delle critiche al film, qui non si tratta di mettere alla berlina i difetti degli italiani (ben venga!) ma di rappresentarli in modo banale, da macchietta di quart'ordine. Credo che una visione del film (se non hai nulla di meglio da fare) sarebbe illuminante....
  • Fauno • 6/05/18 13:43
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Infatti, voglio vederlo e fare i dovuti paragoni, tenendo però presente che il numero d'ordine della macchietta è molto soggettivo...Se un politico e imprenditore famoso dava tanto contro a Damiani per via de La Piovra, io in altri interventi fatti negli anni lungo il sito ne ho un altro di registi considerato da tutti un Dio vivente che non mi è mai andato giù, e a tal proposito volevo vedere se si poteva fare un paragone nella disapprovazione. Sono però anche consapevole di essere uno dei pochi a detestare Fellini, e non ho certo la presunzione di trovare dei seguaci...Comunque prima o poi lo vedrò. Ciao Galbo;-)
  • Funesto • 6/05/18 14:37
    Fotocopista - 1415 interventi
    Fauno, il problema di questo film non è che derida gli italiani, sarebbe fesso monopallinare un film solo perché ci si sente chiamati in causa ed offesi come popolo. Non è la derisione il problema, derisione che probabilmente non era nemmeno nella testa del regista, ma che a causa dello stereotipo ci sia un delineare delle psicologie dei personaggi semplicistico oltre ogni dire, e la superficialità dei personaggi in un film d'amore è il peggior errore che si possa fare. Si tratta dunque di un discorso più complesso, dai risvolti più ampi. Se è per questo anche i greci vengono tratteggiati in modo nauseante, quindi la mia, parlo per me, non è stata una critica alla caratterizzazione degli italiani, ma a tutte le categorie di personaggi in sé. Un film high budget, ambizioso e pretenzioso che poi si permette queste semplificazioni, merita solo lo scarico del water, per quanto mi riguarda.
    Poi, un conto è la satira di costume, un conto è il servirsi di uno stereotipo solo per chiuderla lì con le caratterizzazioni. Si tratta di un film superficiale in tutto vestito da opera "alta". Ed è per questo che fa pena, attori pesci lessi e dialoghi squallidi a parte.
    Ultima modifica: 6/05/18 14:40 da Funesto
  • Fauno • 6/05/18 15:27
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Sì, finchè uno lo fa in un film mi va bene, ma quando lo comincia a fare per definizione non è più tanto fesso incazzarsi come delle iene. Comunque rimanendo su Corelli se i motivi sono questi darò atto pure io che è una ciofeca, ma prima devo vederlo.
  • Capannelle • 6/05/18 15:31
    Scrivano - 3487 interventi
    Sì infatti il problema è il ricorso a tanti stupidi stereotipi e senza offrire alcuna qualità che possa bilanciarli.

    Per carità, nel linguaggio cinematografico, specie americano, lo stereotipo ci sta: i messicani sporchi e sempre pronti a fregarti; i tedeschi freddi e razionali; Parigi la meta dei sognatori; la donna latina sexy e ammiccante.
    C'è tutto un filone di gangster e mafia movies dove impera il mafioso violento, mammone, ignorante, vestito elegante e ingioiellato, tenero in famiglia e scopatore fuori.
    Ma se oltre lo stereotipo riesci a dare altri contenuti e raffigurarli con qualità lo spettatore ci passa sopra.

    Nel mandolino del CC, a iniziare dal titolo, è tutto massificato e superficiale.

    A volte poi, il problema prende anche il regista nostrano tipo Guadagnino che con "A bigger splash" ha disegnato alcuni quadretti melensi e un commissario italiano così fesso e indolente che sembrava commissionato dall'avvocato di Amanda Knox.
    Ultima modifica: 6/05/18 15:33 da Capannelle
  • Daniela • 6/05/18 23:59
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Capannelle ebbe a dire:

    Nel mandolino del CC, a iniziare dal titolo, è tutto massificato e superficiale.


    Lungi da me dal difendere un film indifendibile: visto ormai molti anni fa, ne conservo un ricordo mucillaginoso che non ho voglia di "rinfrescare".

    Però sul titolo c'è poco da obiettare: è pari pari quello del romanzo da cui è tratto il soggetto: Captain Corelli's Mandolin, scritto dal britannico Louis de Bernières e pubblicato nel 1993 con grandissimo successo.
    In italiano in un primo tempo è stato editato col titolo "Una vita in debito", successivamente è stato ristampato con il titolo tradotto fedelmente.
    Ultima modifica: 7/05/18 00:00 da Daniela
  • Kanon • 7/05/18 00:50
    Fotocopista - 832 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Capannelle ebbe a dire:

    Nel mandolino del CC, a iniziare dal titolo, è tutto massificato e superficiale.


    Lungi da me dal difendere un film indifendibile: visto ormai molti anni fa, ne conservo un ricordo mucillaginoso che non ho voglia di "rinfrescare".

    Però sul titolo c'è poco da obiettare: è pari pari quello del romanzo da cui è tratto il soggetto: Captain Corelli's Mandolin, scritto dal britannico Louis de Bernières e pubblicato nel 1993 con grandissimo successo.
    In italiano in un primo tempo è stato editato col titolo "Una vita in debito", successivamente è stato ristampato con il titolo tradotto fedelmente.


    Tra l'altro pare che sia abbastanza/molto ispirato a "bandiera bianca a Cefalonia" di Marcello Venturi.