Gugly • 21/03/10 10:50
Archivista in seconda - 4713 interventiAttorno alla storia di Falcone si intrecciano altre storie di dolore.
Oltre a quella della moglie e della scorta periti insieme a lui a Capaci, va ricordata un'altra tragedia che segue il fallito attentato dell'Addaura (scena della bomba ritrovata sugli scogli).
Da
www.wikipedia.it
Il 5 agosto 1989
Antonino Agostino, agente PS alla questura di Palermo, era a Villagrazia di Carini con la moglie Ida Castelluccio, sposata appena un mese prima. La sua consorte era incinta di cinque mesi di una bambina. Mentre entravano nella villa di famiglia per festeggiare il compleanno della sorella di lui, un gruppo di sicari in motocicletta arrivarono all'improvviso e cominciarono a sparare sui due. Agostino venne colpito varie volte dagli spari mentre la Castelluccio venne raggiunta da un solo colpo e cominciò a strisciare per terra per avvicinarsi al marito morente. I genitori di Agostino, uditi gli spari, andarono a soccorrere il figlio e la nuora ma non c'era più niente da fare: erano morti. Quel giorno, Agostino non portava armi addosso
La notte della morte di Antonino Agostino e della moglie, alcuni ignoti "uomini dello Stato" riuscirono ad entrare nell'abitazione dei defunti e fecero sparire degli appunti che riguardavano delle importanti indagini che stava conducendo Agostino. Ai funerali di Antonino Agostino e Ida Castelluccio, tenutisi il 10 agosto 1989, erano presenti i giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Lo stesso Falcone disse ad un amico commissario, pure presente al funerale:
« Io a quel ragazzo gli devo la vita. »
Antonino Agostino stava indagando sul fallito attentato dell'Addaura: il 21 giugno 1989 alcuni agenti di scorta trovarono su una spiaggia dell'Addaura un borsone contenente cinquantotto candelotti di tritolo. In quella stessa spiaggia si trovava la villa di Giovanni Falcone, obiettivo del fallito attentato.
Sicuramente Agostino aveva scoperto qualcosa di importante su quel borsone-bomba dell'Addaura e per questo è stato eliminato. Attualmente i mandanti e gli esecutori dell'omicidio di Agostino e della Castelluccio sono ignoti. Vincenzo Agostino, il padre di Antonino,
ha giurato di non tagliarsi più la barba finché non verrà scoperta la verità sulla morte del figlio e della nuora.
il sig. Vincenzo Agostino ripreso durante la XV giornata di ricordo di tutte le vittime di mafia- Milano, 20 marzo 2010)
Aggiungo io che ho appreso dalla viva voce del padre che si è appreso solo dopo la morte che in realtà Antonino Agostino faceva parte dei servizi segreti e che aveva detto ai familiari "se mi succede qualcosa, cercate nel mio armadio".
Il padre sostiene che dopo la morte con la scusa delle perquisizioni furono fatti sparire documenti e scritti del figlio, compreso un misterioso foglietto contenuto nel portafoglio.
Finchè avrà vita e forze, il padre non si taglierà nè barba nè capelli per invocare dallo Stato la piena luce sull'omicidio del figlio e della nuora.
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