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Discussioni su Esperienza - Film (2013)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/06/14 DAL BENEMERITO CAPANNELLE
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  • Non male, dopotutto:
    Buiomega71
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Capannelle

DISCUSSIONE GENERALE

1 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Buiomega71 • 14/08/25 10:18
    Consigliere - 27411 interventi
    Rassegna estiva:
    Indipendentia-Il lato oscuro del cinema italiano
     

    Opera aperta a qualsiasi metafora (im)possibile (Vona non chiarisce nulla: una probabile pandemia? Un'ipotetica apocalisse? Una specie di purgatorio post mortem? Un allegoria sulla solitudine? I meandri dell' alienazione mentale?), in un claustrofobico e asfissiante survivor movie sui generis interamente girato all'interno di un albergo abbandonato, con un continuo e incessante rumore di fondo,dove però funzionano elettricità, gas e acqua corrente tra strani fasci di luce che filtrano da una crepa in una stanza buia, gesti e movimenti ripetuti fino a una paranoica monotonia (l'ossessivo continuare a salire le infinite scale dalle piume di cristallo, mangiare piselli in scatola, tentare di aprire le porte chiuse, bere acqua, correre di quà e di là senza una meta precisa, anche perchè le mete precise appaioni inesistenti).

    Unica protagonista di questo incubo angoscioso senza via di scampo è una donna, a piedi nudi, che cerca disperatamente un uscita da quel luogo/prigione, senza farsi troppe domande di come ci sia finita, ed è notevole l'intensità quasi febbrile di Loredana de Luca, che si sobbarca sulle spalle tutti gli 80 minuti del film: correndo, ansimando, gridando, sudando in un loop di disperazione claustrofobica, dove l'unica fonte di "benessere" sembra appunto essere quel fascio di luce che filtra da quella misteriosa crepa nella parete.

    D'improvviso, dal nulla, salta fuori un ciccione ritardato totalmente inutile (se non per scopi alimentari) che non fa altro che dormire russando e ingozzarsi schifosamente di piselli...

    Una straniante, ermetica e cupa atmosfera alla Morel, per una pellicola a suo modo coraggiosa, originale, bizzarra, ipnotica, antispettacolare, ma anche astrusa, ferma in un limbo ovattato a alto rischio di inedia e monotonia, dove per la maggior parte del tempo (che pare essersi fermato) la donna senza nome sale scale su scale e ancora scale e poi sempre più scale...fino alla svolta nel cannibalismo, dove si sfocia in territori disturbanti che stanno tra Il seme dell'uomo e Buio omega. E poi le luci dell'albergo, lentamente, si spengono...

    Piccolo film indipendente nel senso più puro del termine (mai titolo fu più azzeccato), opera prima di un regista con un certo talento non convenzionale, da maneggiare però con cura e non poco respingente per i gusti tradizionali  di un certo tipo di pubblco 

    Girato completamente negli interni di un albergo, durante la chiusura invernale, di Chianciano Terme (Siena).


    Ultima modifica: 14/08/25 13:06 da Buiomega71