La parabola di un team autarchi(mobilisti)co che lavora (e vince!) senza l'aiuto del "capitale" delle multinazionali, raccontata da chi ha avuto a disposizione 120 milioni di dollari per far realizzare a 14 società di animazione i 2300 fx digitali, fa un po' sorridere a denti stretti. But That's Hollywood! Di sicuro i Wachowski, quando non filosofeggiano (come in -brrr!- Matrix Revolutions) danno il meglio di sé. Qui le corse son spettacolari e confuse, ma i nostalgici dell'anime preferiscono Spritle e la scimmia, o le botte durante Casa Cristo.
MEMORABILE: "Non importa se le corse cambiano, l'importante è che le corse non ci cambino". Parola di Racer X.
Il film è carino ma nulla più (adatto soprattutto ad un pubblico di bambini) con un finale scontato. La durata (piuttosto importante) non gioca certo a suo favore: dopo un po' la palpebra potrebbe calare (la mia prima dell'ultima mezz'ora è calata varie volte). Insomma, c'è un bell'involucro ma la sostanza è poca, soprattutto condita da scene veloci psichedeliche e confusionarie; invece sempre belle da vedere Cristina Ricci e Susan Sarandon. John Goodman qui è dimagrito parecchio.
Il ritorno dei fratelli Wachowski. "Speed Racer" è tratto dall'anime giapponese apparso diversi lustri fa anche in Italia. La prima parte della pellicola risulta prolissa per via dell'eccessiva narrazione. La seconda parte è invece molto più scorrevole e adrenalinica. Le corse sono un tripudio audiovisivo e le trovate durante le stesso sono originali. Gli spettatori vengo quindi coinvolti e avvolti dall'azione. I "fratelli" quindi si discostano completamente dall'aria cupa della trilogia di Matrix, anche per potersi prendere meno sul serio.
Piatto, stupido e tonitruante film d'azione sportiva, dove la ridondante fedeltà al manga diventa un rincorrersi di amenità narrativa, pacchianerie visive e insistiti siparietti comici: ma senza la leggera ironia, il senso dell'avventura dell'originale si spegne in una lunghezza insopportabile e in un concetto di velocità che sbanda e non diverte.
I Wachowski, dopo il successo planetario di Matrix, sono rimasti intrappolati nella loro creatura. Ci sono voluti un po' di anni perché tornassero a dirigere un film e lo fanno con un'opera puerile e scanzonata, che comunque parla sempre di un mondo virtuale. Se lo si dovesse giudicare per le soluzioni visive sarebbe un capolavoro coi fiocchi, in quanto il film è una vera gioia per gli occhi. Purtroppo non è sorretto da una trama adeguata e presto si sprofonda in un mare di noia. Sarebbe adattissimo per bambini se non fosse per la sua lunga durata.
Il fumetto giapponese Go go Mach 5 (conosciuto anche in Italia) da origine all'ultimo film dei fratelli Wachowski. Tralasciando totalmente le complessità narrative del mondo di Matrix, i due registi puntano al divertimento puro e a privilegiare totalmente la forma sui contenuti, centrando da questo punto di vista il bersaglio grazie all'introduzione di un mondo grafico rutilante e magnifico che però tende a stancare per una certa ripetitività. In definitiva un film destinato agli adolescenti che manca spesso di autoironia.
Dal punto di vista visivo è un prodotto fenomenale: colorato, psichedelico, esagerato. Dopo la visione il mondo sembra un po' più grigio. Peccato che sotto la mirabolante confezione ci sia pochino, ovvero una storia tirata per le lunghe, troppo prolissa in molte parti e con ben pochi guizzi. Se da una parte la dicotomia multinazionale/impresa familiare è troppo cartoonesca e scontata per attrarre un pubblico adulto, di contro abbiamo un minutaggio troppo eccessivo per un pubblico infantile. Lo sfarzo - ad ogni modo - giustifica una visione.
"Speed Racer" smentisce la diceria che i Wachowski bros. siano troppo seriosi, perché chi come me da piccolo ha visto "Superauto match 5 go go" si sarà reso conto che il film del duo rispetta in pieno le psicologie e le caratteristiche dei personaggi dell'anime Tatsunoko! Speed è Speed, Pops è Pops, Moms è Moms, Trixie è Trixie, Racer x è Racer X, Bobolo e Ciricci (bimbo con scimmia) sono Bobolo e Ciricci, forse le corse sono un po' troppo da playstation, ma fanno parte del gioco dei Wachowski.
MEMORABILE: La gara virtuale fra Speed e il fratello Rex, all'inizio del film.
Sofisticati e moderni effetti speciali riproducono fedelmente il cartone animato (Superauto Mach 5) da cui il film è tratto: i colori vivissimi, le corse spericolate su vorticosi tornanti, gli ingegnosi trucchi delle auto, oltre agli attori agghindati da essere pressoché identici ai personaggi originali. Un movimentato videogame che dapprima diverte, ma poi si ripete inutilmente e finisce col stancare, anche a causa della durata eccessiva (più di due ore).
Un tuffo a capofitto in un turbillon di pixel e di nuvole parlanti shakerate in un orgia cromatica: Speed Racer è pura avanguardia. Non "il" cinema del futuro (della commistione, della compenetrazione, della freneticità, del kitsch), ma "un" cinema del futuro (il ritorno di fiamma evoluzionistico per il montaggio delle attrazioni di Ejzenstejn). I Wachowski sono un paio di passi avanti. E lo dimostrano anche con l'autoironia: nel finale è chiaro il riferimento al celebre bacio di Matrix. Spenti i riflettori, tutto sembra molto più grigio. ***1/2
Dai fratelli Wachowsky che han diretto Matrix e prodotto quel mezzo capolavoro di V per Vendetta mi attendevo di più, ma molto di più. Questo è un carrozzone di effetti speciali, degno del peggior Robert Rodriguez. Il più simpatico fra i personaggi risulta la scimmietta... Comunque ci si diverte (almeno questo).
Deludente, ma soprattutto ripetitivo e stancante l'utilizzo della CGI che rende il film difficilmente guardabile per tutta la sua eccessiva durata. Palese il tentativo dei Wachowski di riprodurre una sorta di effetto fumettistico moderno, che sarebbe stato più saggio ripartire a piccole dosi, oltre ad un utilizzo di sceneggiature da cartoon ridondanti di colori e irreali all'eccesso. Interpretazioni di contorno e sceneggiatura troppo articolata.
Tratto da un fumetto americano che si rifà a un famoso manga nipponico. Raramente ho visto un film tanto “vuoto”. Non c’è assolutamente nulla che funzioni: sceneggiatura grossolana, nessuna scena divertente (bambino e scimmietta sono resi in maniera irritante), attori pessimi ed effetti speciali digitali improbabili. La visione si trascina stancamente, senza il minimo motivo d’interesse, sino allo scontato finale. Pellicola gonfia dell’inettitudine dei produttori americani. Un carrozzone chiassoso, enorme e multicolore pieno di niente!
MEMORABILE: Cristina Ricci è cosa buona, ma avrei voluta vederla in più scene.
I wacho brothers (ora sisters) hanno di sicuro dato il meglio di loro con il primo Matrix, dove saccheggiando qua e là - in primis dai capolavori di Masamune Shirow - hanno creato una vera icona cinematografica. Qui adattano più o meno fedelmente un anime della gloriosa Tatsunoko e il risultato non è disprezzabile. Certo, la sceneggiatura è lacunosa e la lunga durata mostra il fianco con parecchi passaggi a vuoto, ma i personaggi sono resi con buona fedeltà fumettistica e gli SFX sono un'orgia pop colorata e cangiante che esplode durante le gare.
Tratto da un famoso anime nipponico è un tripudio di colori al neon sparati, peripezie automobilistiche e morale modello base, come altrettanto i dialoghi. E in parte poteva anche essere giustificato, con la scusa del voler ricalcare il cartone originale. Ma c'è modo e modo di realizzare una pellicola, a partire dall'umorismo, che se in un anime di decenni fa poteva interessare i pre adolescenti, ora non ha più ragione di essere, soprattutto se lo si offre a una platea mondiale eterogenea. Vederlo in età adulta comporta un certo rischio.
MEMORABILE: Il volo con sostituzione dello pneumatico; Il commentatore "Una doppia retro piroetta con impatto volante!".
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
HomevideoGestarsh99 • 9/10/11 00:28 Vice capo scrivano - 21549 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Warner Home Video:
DATI TECNICI
* Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese Francese Tedesco Spagnolo Svedese
* Sottotitoli Italiano Inglese Francese Tedesco Spagnolo Svedese Olandese Finlandese Norvegese Danese Portoghese Cinese Coreano
* Extra Paulie Litt guarda i set del film: Visita i set con Paulie Litt
Il brivido della velocità: Incontra i piloti del WRL, esplora le incredibili automobili del film e le sue strabilianti piste
L'eccitazione della gara: le tecniche usate
L'invenzione del mondo di Speed Racer