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Discussioni su Distretto 13: le brigate della morte - Film (1976) | Pagina 2

DISCUSSIONE GENERALE

84 post
  • Caesars • 22/02/13 12:19
    Scrivano - 17022 interventi
    Quando vidi a suo tempo "Nido di Vespe" lo apprezzai abbastanza (ma non suffecciai il ** davinottiano, quindi per me valeva **!), probabilmente anche perchè non mi aspettavo nulla di che. Mi stupì invece scoprire che in pratica era un, non disprezzabile, remake non dichiarato del film di Carpenter.
    Quando vidi invece il film di Richet, sapevo benissimo che questo era il remake, e ciò forse giocò a suo sfavore nella mia mente, perchè scattò immediatamente il confronto con l'originale; direi comunque che un ** li vale. Quindi per me il confronto tra le due pellicole (delle quali ammetto però di avere un ricordo sbiadito) lo vince Siri per **! a **. Forse dovrei rivederle ambedue per confermare o meno questa mia preferenza.
  • Caesars • 22/02/13 12:26
    Scrivano - 17022 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    a ripoffeggiare carpy prima di nido di vespe ci provò invero il diseguale e poco visto/conosciuto l'assedio.
    se volete un' ottima crasi di tutti i siege-movie carpenteriani e non, puntate il mirino sull'incredibile raid redemption.


    L'Assedio lo vidi al cinema più o meno nel 1984/1985. Lo giudicai un filmetto girato con scarsi mezzi ma con una sua dignità (anche qui potremmo essere sui **/**!). Sicuramente è il primo (almeno tra quelli da me visti) film ispirato da Distretto 13
  • Daniela • 22/02/13 13:28
    Gran Burattinaio - 5955 interventi
    Mi associo a Schramm nel caldeggiare la visione di Raid Redemption, azione al 100% al cui confronto qualsiasi Mercenari 1, 2 o 23 sembra un un documentario sulla pastorizia d'altura...
    Però durante la visione non mi è venuto da pensare a Carpenter o suoi emuli: in Distretto e compagnia (prima ancora in Dollaro d'onore) stiamo dalla parte degli assediati, mentre in Raid i "buoni" sono gli assedianti, anche se finiscono intrappolati nell'edificio regno dei malavitosi, e questo mi pare cambi la prospettiva. Sensazione personale, ovvio..
  • Zender • 22/02/13 15:45
    Capo scrivano - 49294 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Io no invece. Il remake sotto la neve mi ha a suo modo affascinato e tecnicamente è ben diretto senza strafare, al contrario Nido di vespe mi è parso troppo sopra le righe, sbilanciato sul'action perdendo il clima cupo e quasi horror del'originale e con uno sfoggio di tecnica fine a se stesso, col montaggio iperfrenetico che spesso mi sa sempre di operazione troppo studiata a tavolino. Il remake ufficiale mi è sembrato più onesto e spontaneo, pur senza troppo eccellere (né il film di Siri è poi così male, intendiamoci).

    Per nulla d'accordo, tanto e furioso e "carpenteriano" quello francese, tanto e piatto, convenzionale e banale il remake ufficiale, che scivola addosso e lascia indifferenti.

    Boh, io proprio non ho visto nulla di carpenteriano in Nido di vespe; convenzionale e banale il remake nella neve? Anche solo l'ambientazione è molto più suggestiva della controparte francese, in cui invece c'è uno sfoggio tecnico che scivola proprio nel ruffiano e nel va quanto son bravo, con interpreti sopra le righe e urticanti che nulla dell'originale hanno. Il film di Siri non mi ha proprio lasciato nulla, quello americano un po' di più. Sarà che mi aspettavo poco o niente.


    Cosa cambia nel remake firmato Richet? Praticamente nulla, la neve al posto dei tramonti losangelini e poliziotti corrotti al posto delle ombre dei guerriglieri metropolitani, il tutto condito con uno script banale, da filmetto action straight to video, che banalizza il tutto, con convenzionalità e banalità come se nevicasse (appunto)

    Quello di Siri non solo a straordinarie invenzioni di regia, ma molto più articolato, cupo, crudele e che si avvicina di gran lunga al modello carpenteriano

    Al contrario credevo che Richet avesse più estro trattando un remake di un gran classico, invece la delusione e stata cocente, mentre il connazionale Siri ha svolto un lavoro con i fiocchi (sotto tutti i punti di vista)

    Insomma, personalmente le emozioni "carpenteriane" me le ha date Siri, non certo lo sciapetto remake ufficiale di Richet.

    L'hai detto tu cosa cambia: neve al posto dei tramonti (già questo non è un cambiamento da poco), poliziotti corrotti al posto degli invisibili: basta questo a cambiare totalmente o quasi l'approccio, visivo e contenutistico. Al contrario Siri tenta l'upgrade modernista ma (a mio parere, ovvio) fallisce completamente restando freddo, tecnico laddove Carpenter era caldo, riflessivo, per nulla esagitato nelle riprese. Poi per fortuna le emozioni ognuno le trova con ciò che preferisce quindi giusto che i pareri siano questi.

    Quanto all'assedio vedo che finora se l'è visto solo il buon Fauno (carta canta) :)
    Caesars: in effetti le aspettative erano per forza diverse, dal momento che uno solo è il remake ufficiale. Certo, andarsi a confrontare con Carpenter fin dal titolo era una partita persa in partenza, per questo bene ha fatto Richet a cambiare le carte in tavola.
  • Buiomega71 • 22/02/13 16:28
    Consigliere - 27455 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Io no invece. Il remake sotto la neve mi ha a suo modo affascinato e tecnicamente è ben diretto senza strafare, al contrario Nido di vespe mi è parso troppo sopra le righe, sbilanciato sul'action perdendo il clima cupo e quasi horror del'originale e con uno sfoggio di tecnica fine a se stesso, col montaggio iperfrenetico che spesso mi sa sempre di operazione troppo studiata a tavolino. Il remake ufficiale mi è sembrato più onesto e spontaneo, pur senza troppo eccellere (né il film di Siri è poi così male, intendiamoci).

    Per nulla d'accordo, tanto e furioso e "carpenteriano" quello francese, tanto e piatto, convenzionale e banale il remake ufficiale, che scivola addosso e lascia indifferenti.

    Boh, io proprio non ho visto nulla di carpenteriano in Nido di vespe; convenzionale e banale il remake nella neve? Anche solo l'ambientazione è molto più suggestiva della controparte francese, in cui invece c'è uno sfoggio tecnico che scivola proprio nel ruffiano e nel va quanto son bravo, con interpreti sopra le righe e urticanti che nulla dell'originale hanno. Il film di Siri non mi ha proprio lasciato nulla, quello americano un po' di più. Sarà che mi aspettavo poco o niente.


    Cosa cambia nel remake firmato Richet? Praticamente nulla, la neve al posto dei tramonti losangelini e poliziotti corrotti al posto delle ombre dei guerriglieri metropolitani, il tutto condito con uno script banale, da filmetto action straight to video, che banalizza il tutto, con convenzionalità e banalità come se nevicasse (appunto)

    Quello di Siri non solo a straordinarie invenzioni di regia, ma molto più articolato, cupo, crudele e che si avvicina di gran lunga al modello carpenteriano

    Al contrario credevo che Richet avesse più estro trattando un remake di un gran classico, invece la delusione e stata cocente, mentre il connazionale Siri ha svolto un lavoro con i fiocchi (sotto tutti i punti di vista)

    Insomma, personalmente le emozioni "carpenteriane" me le ha date Siri, non certo lo sciapetto remake ufficiale di Richet.

    L'hai detto tu cosa cambia: neve al posto dei tramonti (già questo non è un cambiamento da poco), poliziotti corrotti al posto degli invisibili: basta questo a cambiare totalmente o quasi l'approccio, visivo e contenutistico. Al contrario Siri tenta l'upgrade modernista ma (a mio parere, ovvio) fallisce completamente restando freddo, tecnico laddove Carpenter era caldo, riflessivo, per nulla esagitato nelle riprese. Poi per fortuna le emozioni ognuno le trova con ciò che preferisce quindi giusto che i pareri siano questi.

    Quanto all'assedio vedo che finora se l'è visto solo il buon Fauno (carta canta) :)
    Caesars: in effetti le aspettative erano per forza diverse, dal momento che uno solo è il remake ufficiale. Certo, andarsi a confrontare con Carpenter fin dal titolo era una partita persa in partenza, per questo bene ha fatto Richet a cambiare le carte in tavola.


    Bhà, se bastano questi due presupposti (e certo che gli sceneggiatori si sono spremuti le meningi, a quanto pare) a farne un buon remake allora sono io che non capisco nulla di remake

    Al contrario, Siri ha fatto qualcosa di nuovo, pur agganciandosi intelligentemente all'opera carpenteriana destrutturandola ma al contempo omaggiandola.

    Per quanto mi riguarda il remake e di una banalità davvero imbarazzante, e non basta cambiare (in maniera elementare oltretutto) una location o la minaccia esterna (che, tra l'altro, in Siri metteva a segno lo stile "zombesco" degli assalitori-una gang albanese con maschere quasi antropomorfe- a differenza dei SOLITI poliziotti corrotti che ci sono in 2000 action da bancarella)

    Tanto e vero che Nido di Vespe lo ricordo ancora con piacere, Assault... e finito dritto dritto nel dimenticatoio.
    Ultima modifica: 22/02/13 16:30 da Buiomega71
  • Zender • 23/02/13 08:22
    Capo scrivano - 49294 interventi
    Per carità, pensala come vuoi naturalmente, però non capisco perché riprendere l'idea dei poliziotti zombi debba essere migliore del tentare di recuperare il film cambiandone ambientazioni e tipo di nemico. Non si tratta di non capirne di remake, si tratta del decidere cosa si preferisce, in un remake. Un remake di solito qualcosa cambia sempre, poi ognuno giudicherà se quanto è stato cambiato valesse o meno la pena.

    Cosa vuol dire cambiare una location in maniera elementare? Non mi è chiaro: ha immerso il tutto in un clima a parer mio suggestivo, valida alternativa a quello carpenteriano. In più è un film molto violento, con un cast che presenta gente come Fishburne, Byrne, Dennehy, Hawke... che insomma, un po' meglio di Nadia Fares e compagnia tremebonda mi pare lo siano. So che per te gli attori contano poco o niente, ma permetti che me per me non sia così. Non capisco poi perché una gang con la maschera debba essere meno banale di poliziotti corrotti. Son tutte situazioni già viste, e difficile sarebbe ormai fare qualcosa di nuovo nel genere.

    Per come la vedo io Siri non ha fatto che seguire il trend action esasperato dal montaggio, far correre in lungo e in largo i suoi personaggi e per quanto mi riguarda quanto a banalità il film di Siri fa concorrenza a pochi, tra corse sui tetti, il solito attacco al blindato, le solite facce tese, personaggi stereotipati...

    Poi ognuno rimarrà della sua idea come mi pare giusto che sia. Non voglio certo convincerti che Richet sia meglio di Siri. Non sei l'unico a pensarla così e anche se tu lo fossi non cambierebbe nulla, giusto pensarla in modo diverso.
    Ultima modifica: 23/02/13 09:04 da Zender
  • Buiomega71 • 23/02/13 09:53
    Consigliere - 27455 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Per carità, pensala come vuoi naturalmente, però non capisco perché riprendere l'idea dei poliziotti zombi debba essere migliore del tentare di recuperare il film cambiandone ambientazioni e tipo di nemico. Non si tratta di non capirne di remake, si tratta del decidere cosa si preferisce, in un remake. Un remake di solito qualcosa cambia sempre, poi ognuno giudicherà se quanto è stato cambiato valesse o meno la pena.

    Cosa vuol dire cambiare una location in maniera elementare? Non mi è chiaro: ha immerso il tutto in un clima a parer mio suggestivo, valida alternativa a quello carpenteriano. In più è un film molto violento, con un cast che presenta gente come Fishburne, Byrne, Dennehy, Hawke... che insomma, un po' meglio di Nadia Fares e compagnia tremebonda mi pare lo siano. So che per te gli attori contano poco o niente, ma permetti che me per me non sia così. Non capisco poi perché una gang con la maschera debba essere meno banale di poliziotti corrotti. Son tutte situazioni già viste, e difficile sarebbe ormai fare qualcosa di nuovo nel genere.

    Per come la vedo io Siri non ha fatto che seguire il trend action esasperato dal montaggio, far correre in lungo e in largo i suoi personaggi e per quanto mi riguarda quanto a banalità il film di Siri fa concorrenza a pochi, tra corse sui tetti, il solito attacco al blindato, le solite facce tese, personaggi stereotipati...

    Poi ognuno rimarrà della sua idea come mi pare giusto che sia. Non voglio certo convincerti che Richet sia meglio di Siri. Non sei l'unico a pensarla così e anche se tu lo fossi non cambierebbe nulla, giusto pensarla in modo diverso.


    Ma mica stò dicendo che devi per forza cambiare idea, se poi mi parli di attori...purtroppo con me caschi male

    I poliziotti corrotti del remake non danno la benchè minima minaccia , al contrario dei feroci albanesi di Nido..., che in quanto a violenza non scherzano

    Come giustamente scriveva Caesars, dal remake (e dal nome del suo regista) mi aspettavo chissàchè e sono rimasto tremendamente deluso, al contrario sono rimasto sorpreso da Siri che ha realizzato il VERO remake del gioiello carpenteriano (pur non essendo un remake)

    Per me i remake devono prendere l'assunto dell'originale, ma poi evolvere autonomamente (vedi l'esempio calzante di La città verra distrutta all'alba)

    Il remake di Distretto 13 non fà altro che seguire l'originale, con due cambiamenti elementari, per diventarne una pallida e incolore fotocopia (tra l'altro venuta malissimo)
    Ultima modifica: 23/02/13 09:54 da Buiomega71
  • Zender • 23/02/13 10:13
    Capo scrivano - 49294 interventi
    Va bene, posizioni chiare, non serve continuare. Dico solo una cosa: ma sto buon Richet che nome mai aveva prima di Assault per promettere così tanto? L'unico film precedente che vedo qui recensito dei suoi è uno a cui Schramm ha piazzato un pallino... Magari prima di Nemico pubblico qualcuno avrebbe potuto dire: ah diavolo, è quello del remake di Assult, non male :) Ma prima...?
  • Buiomega71 • 23/02/13 10:42
    Consigliere - 27455 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Va bene, posizioni chiare, non serve continuare. Dico solo una cosa: ma sto buon Richet che nome mai aveva prima di Assault per promettere così tanto? L'unico film precedente che vedo qui recensito dei suoi è uno a cui Schramm ha piazzato un pallino... Magari prima di Nemico pubblico qualcuno avrebbe potuto dire: ah diavolo, è quello del remake di Assult, non male :) Ma prima...?

    Avevo visto su RaisatCinema, per il ciclo "fortissimo", Ma 6-T va crack-er , sugli scontri nelle banlieu parigine, una versione anfetaminizzata dell'Odio kassovitziano e pensavo che la stessa "furia" la metesse anche nel remake di Distretto 13...Ma mi sono sbagliato di grosso.
    Ultima modifica: 23/02/13 10:42 da Buiomega71
  • Zender • 23/02/13 10:46
    Capo scrivano - 49294 interventi
    Beh, violento è violento pure Assault. Però un remake "furioso" di un film che proprio non lo è non mi sarebbe piaciuto, se devo esser sincero. Bravo Richet, non mi hai deluso, hai saputo controllarti :)
  • Buiomega71 • 23/02/13 10:51
    Consigliere - 27455 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Beh, violento è violento pure Assault. Però un remake "furioso" di un film che proprio non lo è non mi sarebbe piaciuto, se devo esser sincero. Bravo Richet, non mi hai deluso, hai saputo controllarti :)

    Mha, io violenza in Assault proprio non ne ho vista, se non le solite situazioni da action da bancarella...

    Noia, quella sì, a iosa per di più!
  • Trivex • 24/03/14 12:22
    Portaborse - 1331 interventi
    Non lo avevo mai visto...che film!!...forse il miglior film di J.C...
    Ultima modifica: 24/03/14 12:23 da Trivex
  • Didda23 • 24/03/14 12:34
    Compilatore d’emergenza - 5806 interventi
    Trivex ebbe a dire:
    Non lo avevo mai visto...che film!!...forse il miglior film di J.C...

    A me aveva deluso...
  • Buiomega71 • 24/03/14 12:49
    Consigliere - 27455 interventi
    Trivex ebbe a dire:
    Non lo avevo mai visto...che film!!...forse il miglior film di J.C...

    Quoto, Trivex. Forse non e il suo migliore, ma uno dei suoi "cavalli di battaglia" sicuramente...Assoluto e , in parte, seminale.

    Certamente da sapere a memoria...
    Ultima modifica: 24/03/14 12:58 da Buiomega71
  • Caesars • 24/03/14 13:59
    Scrivano - 17022 interventi
    Per me il suo capolavoro.
  • Buiomega71 • 24/03/14 14:28
    Consigliere - 27455 interventi
    Per me il suo capolavoro resta La Cosa

    Nonostante sia alquanto difficile spulciare il vero capolavoro nell'opus carpenteriano
    Ultima modifica: 24/03/14 14:33 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 26/05/14 16:42
    Consigliere - 27455 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    All'epoca della sua uscita in Italia, a Torino il titolo venne modificato in "Distretto 13" omettendo "le brigate della morte" per non richiamare alla memoria le nefaste gesta delle brigate rosse. Successivamente nel resto d'Italia uscì col titolo completo che tutti conosciamo. (fonte memoria personale, corroborata da una ricerca nell'archivio de "La stampa") Ecco le immagini tratte da "La stampa sera" del 22 giugno 1979:


    Curiosa questa notizia, Caesars. Non solo omettono il sottotitolo "Le Brigate della Morte" per questioni "politiche" e di "tatto", ma La Stampa sbaglia pure la nazionalità del film (inglese, nientemeno)
    Ultima modifica: 26/05/14 16:51 da Zender
  • Zender • 26/05/14 16:52
    Capo scrivano - 49294 interventi
    Vero, però nel flaneo almeno sta scritto il giovane regista, di geniale talento, del cinema americano" :)
  • Caesars • 26/05/14 17:04
    Scrivano - 17022 interventi
    Non solo sbagliano la nazionalità del film, ma anche il divieto: indicano V.M.18 mentre nel flanetto è chiaramente scritto V.M.14
  • Cotola • 2/01/16 00:38
    Consigliere avanzato - 3926 interventi
    Rivisto a distanza di anni: è stata quasi una prima visione. Forse ha perso un pelino della forza che poteva avere ormai quarant'anni fa e per certi versi può risultare datato, ma resta un gran film. E sicuramente ha fatto scuola a suo modo, tanto da essere omaggiato da tantissime pellicole anche recentissime. Ce ne fossero oggi di registi come Carpenter che amano il cinema di genere e lo sanno fare divinamente come faceva lui.