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Discussioni su David Gilmour live at Pompeii - Film (2017)

DISCUSSIONE GENERALE

8 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Poppo • 14/09/17 14:30
    Galoppino - 466 interventi
    Live a Pompei è quello del '72, con la polvere e il vento, la rotaia, l'ombrellone e tanta sabbia. E ovviamente il set della strumentazione e la Musica! Qui non c'è più nulla se non un concertone ben confezionato. La stessa location è sopraffatta dalla ridondanza della pesante performance pubblica.

    Il pubblico che canta andrebbe gettato nel Vesuvio! I musicisti che si guardano compiaciuti per quello che fanno andrebbero immersi nelle solfatare. David è vecchio e sebbene se la cavi ancora egregiamente ha da tempo perso tutta quella carica dionisiaca, essenza fondante della musica dei Pink Floyd e di tutto il rock tra anni sessanta e settanta del secolo scorso.
    Ultima modifica: 14/09/17 14:32 da Poppo
  • Zender • 14/09/17 15:10
    Capo scrivano - 49248 interventi
    Sì, adesso non esageriamo e qui non si butta nessuno da nessuna parte. Son cambiati i tempi, il film non è e non voleva certo essere niente di paragonabile al film del 72. Il pubblico ai concerti canta da sempre, i musicisti si sorridono da sempre. Gilmour fa quel che ha sempre fatto: canta e suona egregiamente e non è Waters, lo sappiamo tutti.
    Ultima modifica: 14/09/17 15:18 da Zender
  • Poppo • 14/09/17 15:45
    Galoppino - 466 interventi
    Ogni componente dei PF aveva la sua precisa identità creativa e nessuno era meno degli altri, neppure Syd che se ne andò prima di dar vita al suo potenziale artistico.

    Non si tratta di essere più degli altri ma di essere "sé stessi".

    Detto questo, c'è da chiedersi perché "rifare" Live a Pompei, ma forse la risposta sta proprio nel cinema di oggi... Remake? Sequel? A quando un Prequel?

    ps
    "buttavo" la gente nel fuoco dell'inferno simbolico partenopeo... Dai che sono un pacifista! Uccido solo zanzare, tafani e cimici puzzolenti.
    Ultima modifica: 14/09/17 15:46 da Poppo
  • Zender • 14/09/17 16:01
    Capo scrivano - 49248 interventi
    Aspetta: Syd no di certo visto che li ha fondati, ha trovato il nome e che prima di andarsene ha scritto e cantato quasi tutti i pezzi. Non sono d'accordo che sia andato via prima di dar vita al suo potenziale. Il potenziale che aveva l'ha espresso in pieno in Piper e nei suoi due dischi solisti: Syd era quello.

    Che avessero tutti una propria identità creativa d'accordo, ma l'apporto di Waters e Mason al gruppo non può proprio esser paragonato eh. Senza voler dire "chi più e chi meno" se togli Waters o Mason non è esattamente la stessa cosa... In Final Cut l'apporto degli altri è praticamente zero, The Wall è al 90% farina del sacco di Waters (con Wright usato meno che come session man), così come Momentary è di fatto un disco di Gilmour.

    Sul perché rifarlo: ha avuto l'occasione, il luogo era suggestivo, lui non è tipo da farsi certi scrupoli e l'ha fatto.

    ps: sarai pacifista e ti credo, ma non tutti apprezzano certi simbolismi (in questi giorni poi...) ed è bene evitarli.
    Ultima modifica: 14/09/17 16:02 da Zender
  • Poppo • 16/09/17 10:53
    Galoppino - 466 interventi
    Aspetta anche tu....

    Non stavo quantificando l'apporto creativo al gruppo per singolo componente; ho sentito dire troppo spesso che Wright fosse un mediocre tastierista... (!!!) solo perché l'idea di tastierista rock rimane quella del virtuoso che spara infinite note, spesso inutili.

    I limiti del giudizio a tutto tondo nella musica rock sono gli stessi che riscontro nella musica classica. Infatti è pieno di fan di pianisti virtuosi, specie oggi con una carenza di idee interpretative spaventosa.

    Ma torniamo al filmone. Mi interessa capire se sia possibile considerarlo un remake. In fondo è il ritorno sul luogo del mito con atteggiamento diametralmente opposto, in ogni aspetto della realizzazione del film/concerto.

    Un'altra cosa. Sono andato a leggere la scheda di "Pompeii" (1972) e ci ho trovato una dicussione con qualcuno che del film ha un'opinione pessima. Il mondo è bello perché è vario? Mah...

    La cosa che salta all'occhio è che qui siamo in due, pardon tre con il Davidotti, e nella scheda citata non siete molti di più... peraltro manca la segnalazione delle disponibilità home/video di Live at Pompeii 1972, 74, 2003. Ci penso io appena ho un po' di tempo...

    Anche perché nell'esprimere il proprio parere critico è sempre utile (fondamentale direi) far riferimento a quale versione.
    Ultima modifica: 16/09/17 10:58 da Poppo
  • Zender • 16/09/17 17:38
    Capo scrivano - 49248 interventi
    Mai sognato di dire che Wright sia un tastierista mediocre o mai dirò che il virtuoso ha a che fare con la qualità della musica, non mi par proprio di aver detto niente di simile anche perché va contro ciò che penso della musica francamente (né i Floyd sono mai stati citati come "fenomeni" del loro strumento, se non nel caso di Gilmour ma per il feeling non certo per la velocità)...

    Oddio, considerarlo un remake mi fa un po' sorridere. Siamo solo nello stesso posto e con la presenza di un solo pezzo e di un solo componente comuni ai due film. Poi voglio dire, sono parole... Se uno lo vuol chiamare remake lo chiami pure remake. Io non lo definirei mai così, però...

    Il mondo è bello perché è vario? Direi di sì. Se tutti avessero la stessa opinione sarebbero pure discussioni che non portan da nessuna parte o comunque limitate. Conta sempre come ci si pone; se lo si fa educatamente e senza pretendere di avere la verità in mano ben venga qualunque parere opposto. Lo insegnavano già i sofisti.

    Perché dici che salta all'occhio? A me non stupisce troppo, sono comunque film dedicati a chi piace il gruppo, spesso a chi piace MOLTO il gruppo. Oltretutto quello del 72 ha 19 commenti: mi sembrano fin troppi a me... "Davidotti" non è male, è la parola con cui ricordo che Google interrogava i primi mesi quando digitavi il nome del sito: cercavi per caso "Davidotti"? :) Ora non più, per fortuna.

    Tendenzialmente con Pompeii ci si dovrebbe riferire alla prima edizione del 1972, quella cinematografica che prevedeva le riprese a Pompei e Parigi e quelle in studio. Diciamo che il fulcro del film è l'esibizione, tanto che la prima vhs che comprai secoli fa manco le conteneva, le parti in studio...
    Ultima modifica: 16/09/17 18:10 da Zender
  • Reeves • 12/07/24 18:05
    Contratto a progetto - 821 interventi
    non vi pare sia classificabile come documentario?
  • Zender • 12/07/24 18:07
    Capo scrivano - 49248 interventi
    Mah no, i concerti di solito li classifichiamo come musicale.