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Discussioni su AD Project - Film (2006)

DISCUSSIONE GENERALE

1 post
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  • Buiomega71 • 3/08/25 10:12
    Consigliere - 27443 interventi
    Rassegna estiva:
    Indipendentia-Il lato oscuro del cinema italiano
     

    Puglielli tenta qualcosa di completamente diverso nel panorama del cinema italiano (vengono in mente le operazioni originali e uniche degli anni 70, come Le orme o L'invenzione di Morel), discostandosi nettamente dal tipico thriller argentiano (anche se Puglielli lo omaggia nei cromatismi nell'appartamento di Eleonora Mazzoni), per un' oscuro e angoscioso, cupo e straniante viaggio allucinatorio "Ai confini della realtà",  tra Strade perdute, occhi bianchi fulciani, altre dimensioni coscarelliane (l'agguato nella galleria), e una chiusa puramente fantascientifica stile X-Files pessimistica e senza speranza.

    Nel mezzo del complotto extrasensoriale, in una Roma astratta, notturna e aliena, Puglielli (ri)dimostra un notevole occhio estetico, affascinante e suggestivo, inserendovi personaggi quasi lynchiani (l'enigmatico boss che divora carne cruda, una Mezzogiorno prima inibita, poi sensuale tentatrice che seduce il nerd pornografo, l'eterocromia di Mastandrea, set di squallidi teatrini porno, con grottesca umiliazione gay, dove Eva Henger si presta ad un cameo, la Mazzoni in preda a smanie sessuali sul lettino dello pscicanalista di Albertazzi) e una confusione narrativa volutamente astrusa, respingente, non esente da picchi di noia, ma comunque ipnotica, con quel coraggio di fare un film che, molto probabilmente, non piace quasi a nessuno se non al suo regista.

    Bellissime, visivamente, le scene ambientate nel luna park dove lavora la Mazzoni (dove fa capolino l'effige di Psycho III), la corsa lisergica della Mezzogiorno sulla spiaggia autunnale (con i riverberi alle Orme bazzoniane) e il vagare notturno di Marco Bonini che ricorda il viaggio surreale di Terence Stamp nel felliniano Toby Dammit.

    Imperfetto, ambizioso negli intenti senza averne i mezzi, incomprensibilmente pasticciato,  ma pervaso da un'interessante gusto dark philipdickiano e dalla sua essenza ben poco convenzionale, dove Puglielli passa dagli Occhi di cristallo agli occhi dalle stelle.
    Ultima modifica: 3/08/25 10:19 da Buiomega71