R.f.e. • 13/05/10 10:15
Fotocopista - 826 interventi Demoni, lolite e tentacolini
di
Riccardo F. Esposito
Quando, alla fine degli anni '80, un amico (Max Della Mora) mi inviò una copia in lingua originale di un curioso anime intitolato
Legend of the Overfiend (si trattava ovviamente di
Chojin Densetsu Urotsukidôji, 1987, diretto da Hideki Takayama e ispirato ai personaggi creati da Toshio Maeda) ne fui quasi infastidito.
Eppure lui (il diabolico Max!) sapeva benissimo che io non apprezzavo particolarmente i cartoons nipponici.
Decisi comunque di visionare la vhs, e una volta giunto alla sequenza in cui Akemi si apparta con l'insegnante, signorina Togami, la quale si trasforma in un mostruoso demone dotato d'infiniti tentacolini che si avvinghiano alla ragazzina e infine la "penetrano" in ogni suo più intimo orifizio (bocca, vagina, ano), mi resi conto di avere a che fare con qualcosa di decisamente diverso e capii perché il mio amico mi aveva duplicato quel film...
Urotsukidôji fu il primo
hentai della mia vita[...]. [Esso] rimane ancor'oggi, malgrado la tecnica d'animazione un po' datata, uno degli esempi migliori, giacché non si limita a mostrare estemporanei accoppiamenti fra mostri o insegnanti allupati e lolite falso-ingenue dai grandi occhioni e dalle gote arrossate da improbabili imbarazzi (come accade in molti altri
hentai) ma incorpora le sequenze erotiche in una trama intrigante e articolata [...].
[adattamento, con alcune modifiche e aggiunte, di una parte del mio articolo apparso sul dossier n. 32 di Nocturno sull'horror giapponese, L'Occhio nel pozzo, marzo 2005, pp. 44-45]
Undying, R.f.e., Schramm
Rebis, Trivex