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Curiosità su Non violentate Jennifer - Film (1978)

CURIOSITÀ

5 post
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  • Schramm • 15/05/08 13:08
    Scrivano - 7813 interventi
    *Camille Keaton è la nipote del comico Buster. Nel 93 ha impersonificato di nuovo la virago Jennifer in un seguito di I spit on your grave intitolato Savage vengeance

    *Zarchi diresse il film dopo essere stato il testimone oculare di uno stupro in un parco

    *Durante la scena dell'impiccaggione Richerd Pace ebbe un attacco di panico tale da far credere a tutta la troupe che stesse soffocando davvero

    *I figli di uno degli stupratori sono i veri figli di Zarchi

    *La ferita che sfregia la parte sinistra di jennifer dopo lo stupro è reale: se la procurò in un tamponamento durante le riprese del film. Il truccatore ben pensò di evidenzargliela al make up

    *Malgrado i pesanti tagli di censura subiti in Italia, da noi il film fu tassativamente vietato ai minori di anni 18, con obbligo per tutti di mostrare i documenti all'ingresso
  • Undying • 14/12/08 02:40
    Comunicazione esterna - 7567 interventi
    Nei panni di Jennifer la brava (e quasi anoressica) attrice Camille Keaton, all’epoca appena 28enne, che già si era distinta per aver preso parte ad una serie di horror italiani di certo peso per gli appassionati del genere: a partire dal capolavoro di Dallamano, Cosa Avete fatto a Solenge?, per passare al film –con titolo chilometrico- di Freda (Estratto dagli Archivi Segreti della Polizia di una Capitale Europea), sino al basso Il Sesso della Strega.
  • Schramm • 26/03/10 22:31
    Scrivano - 7813 interventi
    * La scena-situazione del romanzo vilipeso e fatto a pezzi dal quartetto prima della mattanza viene para para dal libro di Burgess "Un'arancia a orologeria".
  • Funesto • 11/04/10 23:07
    Fotocopista - 1414 interventi
    Il film venne definito del critico Roger Ebert "a vile bag of garbage" (ovvero "un disgustoso sacco di spazzatura")
  • Schramm • 27/05/18 16:41
    Scrivano - 7813 interventi
    * Ai quattro protagonisti maschili è stato chiesto di apparire integralmente nudi nel film, per mostrarsi solidali con Camille Keaton che appare nuda nel film per buona parte di esso.

    * Un membro della crew ha abbandonato le riprese durante la seconda scena di stupro. Non tollerava più altra violenza. Anche la truccatrice ha abbandonato le riprese verso metà lavorazione: in gioventù subì uno stupro di gruppo dalle modalità simili a quelle mostrate nel film e non sopportava più di riviverlo attraverso il set.

    * Contiene il più lungo stupro di gruppo dell’intera storia del cinema, dell’approssimativa durata di 25 minuti.

    * L'assassino ti siede accanto verrà girato pochi anni dopo nelle medesime locations.

    * Non sapendo come e dove tagliare, la MPAA, dopo diversi appelli, ha direttamente rifiutato il visto al film. Il film è risciuto a ottenerlo dopo che il regista ha rimosso dalla pellicola ogni riferimento allo stupro anale.

    * Il titolo finale che nell’uscita del 1980 ha predominato sugli altri aka (Day of the Woman, I Hate Your Guts e The Rape and Revenge of Jennifer Hill) non piaceva affatto al regista, ma contribuì largamente alle controversie che lo portarono al successo. Al giorno d’oggi Zarchi insiste che l’aka e il sottotitolo "AKA Day of the Woman" che appaiono su tutti i poster e le copertine delle uscite in dvd siano posticci.

    * La casa dove ha luogo lo stupro era di proprietà di Nouri Haviv, miglior amico di Zarchi e direttore della fotografia del film. Il regista fece visita al collega mentre stava stilando lo script, e la location gli ispirò la rimanente stesura.

    * Tutti gli attori sono stati gli stunt di se stessi. La produzione non poteva permettersi di stipendiare veri stuntman.

    * L’attivista femminista Julie Bindel è stata l’headliner dei picchetti subiti dal film quando uscì nel Regno Unito. Ha poi ritrattato le accuse mossegli e le prese di posizione punitive di allora, considerandolo oggi il film femminista per eccellenza.

    * Meir Zarchi ha steso la sceneggiatura in 4 mesi, perlupiù mentre si stava recando al lavoro o sul tragitto di ritorno.

    * Il personaggio di Matthew si ispirò a un ragazzo con ritardi mentali che lavorava nel palazzo del regista.

    * Secondo alcune speculazioni la modella di spalle che stringe il coltello usata per il poster sarebbe Demi Moore.

    * Il padre della ragazza che Zarchi ha non solo soccorso durante lo stupro di cui fu testimone, portando all’arresto del colpevole (e che fu l’input ispirativo del film, vedi curiosità soprastanti), offrì al regista una cospicua ricompensa, ma Zarchi declinò l’offerta.

    * Una frase di lancio della locandina annunciava, "questa donna ha mutilato, fatto a pezzi, macellato e bruciato cinque uomini rendendoli irriconoscibili”. Nel film si vendica di quattro uomini, nessuno di questi viene dato alle fiamme. Nel remake del 2010 verrà aggiunto un quinto carnefice.

    (Fonte: Imdb)