Schramm • 1/12/17 14:51
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Le ambientazioni parigine e newyorchesi sono in realtà di natura romana e napoletana.
* Per la
scena introduttiva della messa, Ledger ha fatto ricorso a un coach di lingua latina.
* Il ricevimento dell’ostia di Weller è un omaggio a
Il senso della vita.
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Weller venne scelto anche come consulente architettonico/scenografico in quanto esperto della storia della chiesa cattolica.
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Ledger non incrocia mai lo sguardo di Weller per quasi tutto il film, tranne che nel finale.
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I girasoli sono un leit-motiv nella filmografia del regista. Sono ricorrenti anche in
Ipotesi di complotto (da lui sceneggiato) e
Payback. Dopo il modo in cui li ha resi co-protagonisti del film, ha giurato a se stesso di non includerli più nelle opere a venire.
* Il dipinto nel convitto, al pari di quasi tutti gli altri presenti nel film, è stato realizzato da
Rosalinda Celentano, che fu già Satana ne
La passione di Cristo.
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Le scenografie sono quasi interamente state create dal figlio di Vittorio Storaro.
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Il rottweiler del sotterraneo è in realtà di piccolissima taglia e pesava appena 5.4 kg. Per renderlo imponente e minaccioso è stato sempre ripreso grandangolarmente.
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Il regista è allergico alle polveri di libri antichi. Per evitare di starnutire e sporcare la pista sonora, durante le riprese si è sempre tenuto appartato nell’angolo più distante da essi.
* Il costante ricorrere degli
usignoli è sostanzialmente dovuto al fatto che nella prima bozza dello script il protagonista era una reincarnazione di Keats (citato nei dialoghi), che scrisse
Ode agli usignoli.
* La scena della
caduta nell’acqua di Ledger richiese 21 ciak prima di riuscire.
* La prima volta che venne ripresa la
partenza dell’aereo privato, quando questo sovrastò la cinepresa lo spostamento d’aria la vece volar via e rotolare lungo la pista.
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Ledger ruppe due cose durante le riprese: il pugnale, col quale giocherellava spesso, per saldare il quale le riprese rimasero ferme 4 ore; e un preziosissimo lampadario antico, che chiese un permesso speciale anche solo per essere coperto con un lenzuolo: nella foga richiesta dalla scena, Ledger rimase incastrato nel lenzuolo e inciampò mandando il lampadario a schiantarsi a terra. Ciò costo alla compagnia 50mila dollari.
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L’esterno di Largo Argentina del sotterraneo da cui Lodger libera Thomas è il medesimo luogo in cui venne pugnalato Giulio Cesare.
* Non potendo ottenere i permessi per girare a
San Pietro, gli interni vennero ricostruiti (in parte digitalmente) a
Cinecittà, negli stessi teatri di posa usati da Fellini per le sue produzioni più impegnative: in realtà non l’accesso ai turisti così come li vediamo abbigliati non sarebbe ammesso, come invece vediamo nel film.
* Durante la lavorazione, la compagnia subì una rapina. Vennero rubate le diarie dell’intero cast per un ammontare di 90.000 dollari.
* La
scena nel night-dancing sotterraneo era inizialmente più lunga: il regista decise di decurtarla perché agli screening test il pubblico rimase inspiegabilmente offeso dal passaggio in cui gli occupanti della gabbia guardano tra le nebbie dentro il pozzo, e ciò senza che venisse mostrato alcunché di ciò che veniva da loro visto. (la si può vedere integralmente negli extra del dvd, n.d.S.)
(
Fonte: lo stesso Brian Helgeland, commento audio del dvd 20th Century Fox)
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