Curiosità su El topo - Film (1970)

CURIOSITÀ

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  • Cotola • 4/08/09 01:17
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Il regista ha svelato in una recente intervista
    che sta pensando di dirigere il seguito di questo film. Per la verità ne ha in mente 4 tra cui "Psichomagia" il primo film terapeutico.
    Entro la fine dell'anno uno di questi film inizierà ad essere girato. Non si sa quale però, poiché questo, come ha detto Jodorowsky,
    solo Dio lo sa.

    Fonte: Stracult, puntata del 3 agosto 2009
  • Cotola • 6/08/09 12:21
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Il finale del film fu talmente grandguignolesco
    che le scorte di sangue finto finirono. Per risolvere il problema Jodorowsky usò dei poponi che dovevano sostituire l'effetto delle blood squibs che sono le piccole vesciche esplosive usate sui set dei film per simulare le ferite d'arma da fuoco.


    Fonte: Roberto Curti Tommaso La Selva
    Sex and violence. Percosi nel cinema estremo Lindau.
  • Ford • 2/01/12 00:53
    Custode notturno - 42 interventi
    "Abbiamo dimenticato di dire che il bambino dell'incipit è il primogenito di Jodo, Brontis. E non si tratta di un dettaglio trascurabile. Il gesto che il padre fa compiere al figlio è fortemente simbolico: Brontis, infatti aveva vissuto i primi anni di vita con la madre Bernadette, ricongiungendosi al padre poco prima delle riprese del film. Jodorowski decide dunque di mettere in scena il rituale del distacco materno, per sancire l'inizio di una nuova stagione nella vita del bambino. Un evento che è all'origine di un piccolo trauma, che avrà conseguenze sul rapporto tra Brontis e Alejandro. COsì vent'anni dopo, Jodorowski ripeterà nuovamente questo rituale ma stavolta rovesciandolo. Fa spogliare nudo Brontis, lo accompagna nel giardino di casa e gli fa disseppellire un orso di peluche e una foto di sua madre (nel frattempo morta in un incidente aereo). Rivivendo la stessa scena, Brontis ha come una regressione psicologica e scoppia a piangere sulla spalla paterna. Il conflitto è definitivamente sanato. Jodo attraverso quello che lui stesso definisce un atto psicomagico, ha saputo trovare la giusta terapia."

    da "Appunti di viaggio n.2: nel deserto dell'anima" di Bruno Di Martino
  • Zender • 2/02/18 14:48
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: