Voglia di rock - Film (1989)

Sei fra soggettisti (anche Michele Soavi) e sceneggiatori per un filmetto come questo. Giovanilistico in àmbito bolognese, con due gruppi rock, anelanti di successo, che parteciperanno alla gara eponima. Uno heavy metal, l'altro con tocchi anche melodici. Ovviamente scattano anche meccanismi e tradimenti sentimentali incrociati. Si cerca naturalezza linguistica giovanile ("figli di p...!" - "non fare lo str...!"), ma poi si cade su un incredibile "Mi ti teneva nascosta?", frase corretta, ma che non userebbe manco un umanista... Cosa salvare? Diciamo il sorriso di Antonella Ponziani.

L'argomento, per di più trattato da una produzione indipendente, faceva presupporre uno spirito trasgressivo e ribelle, rispetto a forme di cinema più canoniche, considerando che il regista aveva trascorsi in Videomusic. Non ha invece granché di innovativo, anche nella forma, tutto ciò che ruota attorno a un concorso di band rock, compreso il racconto, inevitabilmente sentimentale, delle vite dei ragazzi che vi partecipano (perlopiù attori non professionisti, tranne i protagonisti). Una vera delusione, e pure le canzoni lasciano alquanto a desiderare, poco orecchiabili e grintose.