Viaggio nell'impossibile - Film (1938)

Tradendo il finale del capitolo precedente, il film vede Marion Kirby ancora sulla terra come fantasma per cercare di aiutare Cosmo Topper a riconquistare sua moglie. Un sequel riuscito solo in parte, perché non aggiunge nulla di nuovo ma anzi ripete pedissequamente le gag che avevano reso celebre il primo film. Comunque ci si diverte, grazie al mestiere degli interpreti (ma la mancanza di Grant si sente) e agli effetti speciali piuttosto riusciti per l'epoca.

Sequel che nasce inevitabilmente zoppo visto l'avvicendamento di Cary Grant con un fastidioso terrier abbaiante, confidando forse nel fatto che il pubblico avrebbe notato poco la differenza. Ma quello sarebbe pure il male minore, se fossero state inserite nuove idee a tappare la voragine. Si ricalcano invece i medesimi temi utilizzando stilemi comici fondati sui soliti equivoci. E se il primo capitolo era già un innocuo trastullo, piacevole ma senza pretese, il secondo ne è un piatto remix privo d'interesse, tranne quello economico del voler cavalcare l'onda in fretta e furia.