Inquietante messinscena di stampo evidentemente teatrale, è una rappresentazione su alcuni temi cari al regista svedese in punta di cinepresa. Di un'eleganza assoluta, riprende il personaggio di Carl (quello di Fanny e Alexander) e ne segue il progressivo declino. Scrittura molto libera ed il solito magistrale uso degli spazi ne fanno un piccolo grande film, che gli appassionati bergmaniani non dovrebbero assolutamente perdersi.
MEMORABILE: La prima apparizione del clown durante la recita.
Buon film di Ingmar Bergman, che a modo suo traccia una linea tra il fare cinema e fare teatro. A tratti lentissimo, specialmente nella seconda parte, ma i dialoghi sono a dir poco perfetti. Così come lo sono gli attori (uno su tutti Erland Josephson).
In uno ospedale psichiatrico, un uomo soggetto a crisi d'ira violente propone alla compagna che ha tentato di uccidere di mettere in scena il primo esperimento di cinema parlato, servendosi di attori posti dietro lo schermo su cui viene proiettato il film... Film per cui la tv in cui il regista riprende un personaggio di Fanny e Alexander, omaggiando al tempo stesso cinema e teatro: la sceneggiatura, molto curata, punta tutta sui dialoghi, colti e ricchi di riferimenti. Opera interessante, ma il ritmo molto lento nella seconda parte si traduce in una certa pesantezza letteraria.
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DiscussioneRaremirko • 25/07/20 21:07 Call center Davinotti - 3863 interventi
Produzione televisiva a dir poco perfetta, di altissimo livello.
Quasi 2 ore di altissima narrativa, di film nel film, di teatro nel film. Notevoli gli interpreti, tanti i temi cari al regista, e c'è pure lo Stormare di Dancer in the dark!