La stella che non c'è - Film (2006)

La stella che non c'è
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/09/08 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 26/09/08 05:58 - 12380 commenti

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L'addetto alla manutenzione di un altoforno compie un viaggio in Cina (in compagnia di una giovane interprete locale) per segnalare un guasto ai responsabili della ditta che ha rilevato l'impianto. Dopo Lamerica alla scoperta della realtà albanese, il regista Gianni Amelio affronta le tantissime contraddizioni sociali ed umane dell'universo cinese, filtrate dagli occhi di un italiano, benissimo intepretato da Sergio Castellitto, al centro di un'etica del lavoro vero e proprio filo conduttore della vicenda.

Cotola 18/02/10 22:36 - 9009 commenti

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Deludente pellicola di Amelio che non riesce ad essere incisivo come altre volte nell'analizzare una fetta del mondo contemporaneo ma soprattutto non riesce più di tanto a coinvolgere lo spettatore. La storia, infatti, scorre via pigramente tra un episodio e l'altro senza che ci sia un vero "collante" a mantenere unito il tutto. A tratti lo sguardo è ancora lucido, i momenti interessanti non mancano ma alla fine non si capisce bene dove ci voglia portare il cineasta italiano. Un film minore, ma comunque dignitoso, nella carriera di Amelio.

Nando 14/12/10 03:01 - 3810 commenti

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Il viaggio di un tecnico italiano in terra cinese per evidenziare il malfunzionamento di un altoforno. Poeticamente si osservano delle buone congetture ben rafforzate da Castellitto, a suo agio nell'interpretazione. Una discreta analisi di un mondo lontano da noi ove il regista trova la forza di mostrare qualche contraddizione.

Myvincent 9/06/11 11:10 - 3726 commenti

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La Cina contemporanea vista con gli occhi di un italiano si rivela piena di contraddizioni, di opportunità e di miserie. Un lungo viaggio che penetra nel nuovo, nuovissimo e nel vecchio mondo d'oriente, anche attraverso la parola di una giovane guida locale. Sergio Castellitto dà al film di Amelio quella giusta, profonda connotazione umana, grazie alla sua innegabile capacità interpretativa. Un altro modo per conoscere questa Cina così distante, ma a pochi centimetri da noi stessi.

Giùan 13/12/11 15:21 - 4539 commenti

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Guardando La stella che non c'è, la sensazione prima da cui si è posseduti è quella di trovarsi di fronte all'ammirato Cinema dell'Amelio di sempre, come però se gli mancasse l'anima, la profondità. Stavolta infatti il viaggio "cinese" di Buonavolontà/Castellitto non ha il respiro epico de Lamerica o (per altri versi) del Ladro di bambini. Troppo grande l'impresa forse e certo troppo poco universalmente rappresentativi i caratteri scelti (al di là della bravura dei due protagonisti). Un film rigoroso e ipercontrollato, che rischia di aver l'afflato corto.

Paulaster 19/05/21 10:19 - 4389 commenti

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Manutentore va in Cina a spiegare il difetto di un altoforno. Piccola odissea personale per mostrare i differenti approcci culturali e che certe dinamiche non possono essere variate dal singolo. Ben mostrata la vastità della Cina dell'entroterra, e a tal riguardo, i continui incontri fortuiti tra i protagonisti servono solo per far proseguire la storia. Castellitto riesce ad essere abbastanza controllato e il suo personaggio poteva essere raccontato più in profondità.
MEMORABILE: I grattacieli con gli ascensori a pagamento; Castellitto soddisfatto che esce dalla fabbrica; I figli senza genitori.

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