Coppia inglese eredita una casa in campagna in Irlanda; dovranno fare i conti con la popolazione burbera ma soprattutto con dei folletti dalle cattive intenzioni. "Non sono leprechauns" si ripete più volte nel film, ma di fatto i mostriciattoli (tali "redcaps", chiamati così per il copricapo rosso) non paiono troppo diversi; sono molto ben realizzati, con SPFX pratici in stile '80/'90 e si dilettano in qualche scena splatter nella seconda parte. Il lavoro tuttavia ha un ritmo incostante e forse bisognava dare più spazio ai goblin; quando diventano protagonisti il film decolla.
Per molti versi rievoca certo fantasy-horror anni '80/inizio '90 con un soggetto che pesca a piene mani dal folclore irlandese (in questo caso il tipo di folletto è il Far Darrig), riuscendo a rendere un'ambientazione veramente suggestiva e fiabesca con verdi boschi incantati, il cottage, il pub, la caratterizzazione della gente del paese e il piccolo popolo dei folletti (ben realizzati con ottimi SPX); la differenza sta nel fatto che il tutto non è semplice revival ma è attualizzato con temi dell'horror più recente come l'home invasion (sia nell'antefatto che nella durata).
Dopo aver subito una brutale aggressione, una coppietta che ha appena scoperto di attendere il primo figlio si trasferisce da Londra in un'amena villetta in mezzo alla campagna accanto a un bosco in cui, secondo leggende locali, abitano creaturine molto affamate... Horror irlandese in cui folletti maligni entrano in competizione con bulli cittadini e bifolchi campagnoli per stabilire chi costituisca la minaccia più pericolosa: Hannah John-Kamen sfodera una bella grinta, il resto del cast è ben scelto, gli effetti speciali artigianali sono ben realizzati, il film è una chicca.
MEMORABILE: Il marito incapace; Il figlio maggiore di Colm Meaney che appare più anziano del padre; Il look delle creaturine, brutte ma dalle movenze graziose.
Una coppietta bullizzata sia in città che nell'amena landa irlandese dove ha ereditato una villetta, dovrà per giunta fare i conti con lo sfuggente e inquietante piccolo popolo della foresta. Un horror fantasy che attinge alla mitologia irlandese e si ispira ad alcuni sottogeneri degli anni '80 in cui gradualmente l'elemento più realistico vira verso il fiabesco con tinte splatter, fagocitando la sfumatura sociale della prima parte. Ben resi il finale in stile home invasion, la mattanza tra umani e folletti con punte di ironia grottesca e l'epilogo che chiude il cerchio.
Non di soli leprecauni si muore in Irlanda e una coppietta trasferitavisi da poco lo scoprirà (non che certi abitanti del posto siano tanto meglio). Film interessante che gestisce bene le tempistiche (l'elemento soprannaturale ingrana tardi, ma non per questo prima ci si annoia) e denota buona regia, musiche indovinate ed effetti speciali niente male; ne risulta una buona commistione di elementi horror vintage e altri più attuali. Bene anche quasi tutto il cast (solo il marito inetto usato come sottotrama comica può far discutere). Le creaturine ricordano quella di Carlo Rambaldi.
MEMORABILE: Sbudellamento con seghetto; "Risolviamola da uomo a uomo" e l'altro gli spara alla spalla (esilarante).
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