Media utenti
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Beverly Hills Cop: Axel F
Anno: 2024
Genere: poliziesco (colore)
Regia: Mark Molloy
Note: Terzo sequel di "Beverly Hills Cop - Un piedipiatti a Beverly Hills" (1984). Aka "Beverly Hills Cop 4", "Beverly Hills Cop: Axel Foley".
Lo trovi su
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Dopo il buco nell'acqua operato con il sequel del PRINCIPE CERCA MOGLIE, Eddie Murphy e Netflix ci riprovano mettendo mano alla saga che più di tutte lanciò il simpatico attore americano tra i più amati di Hollywood negli Ottanta. Col sottotitolo di AXEL F, che oltre a essere il nome del protagonista è anche quello del memorabile brano strumentale di Harold Faltermeyer che chiunque identifica con la serie dei BEVERLY HILLS COP, il quarto capitolo...Leggi tutto prende forma a distanza di molti anni dall'ultimo per riproporre un Murphy inevitabilmente un po' appesantito ma ancora in forma.
Assistito da una sceneggiatura più ragionata del previsto, AXEL F si apre sulle note dell'altra canzone iconica della saga, "The Heat Is On" di Gleen Frey. Basta risentire quelle note e l'armonia giusta è ristabilita. Quanto alla storia ripesca lo stile di sempre, con quel mix di commedia e azione che tanto era piaciuto e che s'era stinto in sequel non sempre all'altezza (soprattutto il numero 3, che pure era firmato da John Landis). Qui Axel è di stanza a Detroit, dove subito s'imbarca col nuovo collega in una caccia all'uomo in cui scatenare effetti speciali di supporto a fughe e inseguimenti. Ma si sa che per ricreare il clima giusto non si potrà non tornare a Beverly Hills. E' lì infatti che opera Jaine (Paige), la figlia di Axel diventata avvocatessa e in procinto di difendere un "ammazzapoliziotti", ovvero un criminale che ha ucciso un agente infiltrato che lei sostiene essere corrotto. Vittima di chiare minacce di morte, Jane viene raggiunta da Axel, il padre con cui i rapporti sono rotti da tempo. Vogliamo scommettere che grazie alla nuova avventura i due si riavvicineranno?
Piombato con poca grazia a Los Angeles, Foley si mette in contatto con il vecchio collega Billy Rosewood (il redivivo Judge Reinhold) e rivede pure il capitano Taggart (Ashton), figure necessarie per ristabilire un collegamento ideale ai primi capitoli. Dall'altra parte della barricata (anche se inizialmente non sembra) sta Cade Grant (Bacon), poliziotto deciso a difendere l'onore dell'infiltrato ucciso ma con mezzi che definire poco leciti è un eufemismo. Si circonda di avanzi di galera e ben si capisce che a rappresentare il nemico sarà lui, difficile da colpire proprio perché ben inserito nei gangli della polizia di stato.
La formula della saga è replicata senza gran fantasia, veicolo per la sempre attesa rinascita di Murphy le cui quotazioni erano piuttosto in ribasso, negli ultimi anni. Il personaggio si capisce che è ancora nelle sue corde, le battute non mancano né si può troppo criticare l'azione: per quanto non ai livelli delle grandi produzioni, è presente in buone dosi e l'affiancamento di Joseph Gordon-Levitt come spalla principale (inizialmente i rapporti tra i due sono molto tesi, soprattutto quando Axel scopre che era l'uomo di sua figlia) garantisce solidità nella recitazione. Ashton e Reinhold restano sullo sfondo, mentre le situazioni studiate per liberare l'estro e la parlantina del protagonista non vengono meno.
La regia di Mark Molloy non è troppo esplosiva e Murphy non può avere la stessa carica dei tempi migliori, ma nell'insieme gli ingranaggi girano, qualche scena da ricordare c'è (la fuga in elicottero) e persino il rapporto padre-figlia qualcosa di buono sortisce. Tutto resta in superficie, naturalmente, nonostante l'appeal maturo di Taylour Paige, e l'intreccio poliziesco si rivela in più parti piuttosto raffazzonato e rivedibile, però per chi ha amato il personaggio AXEL F ne rappresenta una replica sufficientemente convincente, per quanto inevitabilmente consunta.
Chiudi
Assistito da una sceneggiatura più ragionata del previsto, AXEL F si apre sulle note dell'altra canzone iconica della saga, "The Heat Is On" di Gleen Frey. Basta risentire quelle note e l'armonia giusta è ristabilita. Quanto alla storia ripesca lo stile di sempre, con quel mix di commedia e azione che tanto era piaciuto e che s'era stinto in sequel non sempre all'altezza (soprattutto il numero 3, che pure era firmato da John Landis). Qui Axel è di stanza a Detroit, dove subito s'imbarca col nuovo collega in una caccia all'uomo in cui scatenare effetti speciali di supporto a fughe e inseguimenti. Ma si sa che per ricreare il clima giusto non si potrà non tornare a Beverly Hills. E' lì infatti che opera Jaine (Paige), la figlia di Axel diventata avvocatessa e in procinto di difendere un "ammazzapoliziotti", ovvero un criminale che ha ucciso un agente infiltrato che lei sostiene essere corrotto. Vittima di chiare minacce di morte, Jane viene raggiunta da Axel, il padre con cui i rapporti sono rotti da tempo. Vogliamo scommettere che grazie alla nuova avventura i due si riavvicineranno?
Piombato con poca grazia a Los Angeles, Foley si mette in contatto con il vecchio collega Billy Rosewood (il redivivo Judge Reinhold) e rivede pure il capitano Taggart (Ashton), figure necessarie per ristabilire un collegamento ideale ai primi capitoli. Dall'altra parte della barricata (anche se inizialmente non sembra) sta Cade Grant (Bacon), poliziotto deciso a difendere l'onore dell'infiltrato ucciso ma con mezzi che definire poco leciti è un eufemismo. Si circonda di avanzi di galera e ben si capisce che a rappresentare il nemico sarà lui, difficile da colpire proprio perché ben inserito nei gangli della polizia di stato.
La formula della saga è replicata senza gran fantasia, veicolo per la sempre attesa rinascita di Murphy le cui quotazioni erano piuttosto in ribasso, negli ultimi anni. Il personaggio si capisce che è ancora nelle sue corde, le battute non mancano né si può troppo criticare l'azione: per quanto non ai livelli delle grandi produzioni, è presente in buone dosi e l'affiancamento di Joseph Gordon-Levitt come spalla principale (inizialmente i rapporti tra i due sono molto tesi, soprattutto quando Axel scopre che era l'uomo di sua figlia) garantisce solidità nella recitazione. Ashton e Reinhold restano sullo sfondo, mentre le situazioni studiate per liberare l'estro e la parlantina del protagonista non vengono meno.
La regia di Mark Molloy non è troppo esplosiva e Murphy non può avere la stessa carica dei tempi migliori, ma nell'insieme gli ingranaggi girano, qualche scena da ricordare c'è (la fuga in elicottero) e persino il rapporto padre-figlia qualcosa di buono sortisce. Tutto resta in superficie, naturalmente, nonostante l'appeal maturo di Taylour Paige, e l'intreccio poliziesco si rivela in più parti piuttosto raffazzonato e rivedibile, però per chi ha amato il personaggio AXEL F ne rappresenta una replica sufficientemente convincente, per quanto inevitabilmente consunta.
Chiudi TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/07/24 DAL BENEMERITO HERRKINSKI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 7/08/24
![Locandina [2.05] Nebbie e Delitti 2 - Vietato ai Minori](/images/locandine/0009/9346.jpg)
![Locandina [2.06] Nebbie e Delitti 2 - Carte False](/images/locandine/0009/9482.jpg)
1
1!
2
2!
3
3!
4
4!
5
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
- Davvero notevole!:
Rambo90 - Quello che si dice un buon film:
Enzus79 - Non male, dopotutto:
Marcel MJ Davinotti jr., Herrkinski, Lupus73, Ultimo - Mediocre, ma con un suo perché:
Galbo
Destinato direttamente allo streaming, il ritorno di Axel Foley è di quelli che gasano soprattutto i nostalgici degli anni 80. Il film (siamo al terzo sequel) è un action che ricalca pedissaquamente gli schemi dei vecchi film, con momenti anche piacevoli e ben realizzato tecnicamente, ma nello stesso tempo datato. Lo stesso Murphy, che pure ha dato prova di essere un bravo attore, non riesce ad aggiornare il suo personaggio ai tempi. Un buon innesto è il bravo Kevin Bacon.
Il ritorno di Alex Foley è di quelli che gasano. La storia è semplice ma giusta, abbandonandosi il tanto che basta alla nostalgia costruendo però anche un mondo in cui il protagonista può muoversi senza essere fuori posto o antiquato. Azione e umorismo ben miscelati, buona compartecipazione di personaggi vecchi e nuovi e soprattutto un Eddie Murphy ancora sul pezzo, che dimostra di saperci sempre fare, se lo script è all'altezza. L'esordiente regista mette brio alle prodezze di Foley e la colonna sonora merita ancora tanto. Bacon ottimo Villain.
Dopo Il principe cerca figlio, Murphy ci riprova con uno dei suoi personaggi più famosi; anche questa volta l'operazione nostalgia può dirsi decorosa, a partire dall'incipit con "The Heat is On" e Foley in auto a Detroit, che già mette nel mood giusto. Nonostante il regista sia un esordiente, le scene action sono ben fatte e molto vecchia scuola, sia come SPFX che come stile, a riprendere il flavour d'epoca del franchise; Murphy è sempre simpatico e strappa qualche risata, il resto del cast è di livello (con un Bacon villain) e nel complesso regge bene almeno quanto gli altri sequel.
MEMORABILE: L'incipit; L'immortale tema della OST; In elicottero; La fuga sul mezzo rubato alla guardia.
Quarto capitolo col simpatico tenente di Detroit Alex Foley che ritorna a Beverly Hills per indagare sulla corruzione all'interno del Dipartimento di Polizia. Riuscito. Convincente e abbastanza adrenalinico, con un Eddie Murphy davvero in parte (apprezzabile di più in versione originale). Regia efficace di Mark Molloy. Personaggi di contorno riusciti. Azzeccata la colonna sonora.
Terzo sequel a lunga distanza in cui accanto a Eddie Murphy troviamo rispettivamente i vecchi compari anche se in altro ruolo, una figlia, J. G. Levitt come spalla e Kevin Bacon come cattivone. Poteva rivelarsi un'operazione inutile ma in realtà, nonostante la sceneggiatura abbastanza semplice (e non deve essere per forza una cosa negativa) la pellicola riesce a dare qualcosa tra il nostalgico e il nuovo, con scene piuttosto riuscite (su tutte quella dell'elicottero) e battute brillanti. Murphy in forma, Levitt degno compare, cosa manca allora? Una motivazione in più.
MEMORABILE: L'OST assolutamente inadeguata all'inseguimento verso i 96'; L'elicottero.
Gradito ritorno di Axel Foley in quel di Beverly Hills. Questa volta il poliziotto dovrà aiutare la figlia avvocato e come sempre non mancheranno scene d'azione e sorprese varie. Nulla di eclatante e sicuramente poco originale, ma un action movie riuscito che strizza l'occhio ai prodotti anni '80. Non male il cast, in cui spiccano Eddie Murphy e Kevin Bacon. Buoni il momento nella villa con l'amico Serge e la sparatoria finale. Consigliato.
NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
