Difficile competere con un capolavoro, ma questa coproduzione internazionale, avvallata da un discreto budget e validi attori, riesce a garantire 100 minuti di sano divertimento, pur se innesta sul tema gotico una vena di romanticismo spesso al limite del retorico. L'incipit con la ragazza che tenta il suicidio lanciandosi dalla Torre Eiffel è memorabile e la scenografia rapisce l'attenzione facendo dimenticare, per un attimo, l'abuso di effetti in CG spesso invadenti e poco riusciti. Nel film ci sono molte citazioni a titoli di vario genere.
Horror (ben realizzate le scene con i licantropi), che fonde però anche commedia, senza raggiungere i livelli dell'originale. Si riscontra comunque una certa inventiva e la scena nel covo di licantropi è ben realizzata. Così così gli attori. Discreto.
Una scommessa persa in partenza quella di realizzare una sorta di omaggio/remake della bella opera di Landis. Pur con discreti mezzi a disposizione, il regista Waller non riesce mai a fare veramente decollare il progetto che rimane uno strano ibrido tra una storia di licantropi, una commedia gotica e una farsa ma sempre costantemente privo dell'ironia dell'originale. Alcune scene risultano tuttavia discretamente realizzate ed il cast si impegna quanto serve.
Mi piaceva l'antinomia della città delle luci e dei grandi spazi come sfondo per una tenebrosa e claustrofobica vicenda di licantropia. Ma, ahimè, a Parigi la notte è più luminosa del giorno, e un americano in vacanza non può che innamorarsi... Perciò questo horror non è cupo come l'originale, non ne ha l'umorismo bilioso: è più un teen-romantic-horror, con effetti speciali piuttosto rozzi. Ma lo scenario asfittico e labirintico della metro è ben sfruttato per la scena madre della strage...
MEMORABILE: Pierre Cosso... nella mia mente, era cristallizzato nel ricordo de "Il tempo delle mele"!
Reboot tra i più snobbati di sempre ma che (mi si lapidi pure) non mi vergogno di preferire all'originale. Certo, la CGI non vale il make-up di Rick Baker, mancano la soundtrack straniante e il finale coraggiosamente cattivo, ma la trama è più corposa e con una robusta componente avventurosa e le gag e gli spaventi improvvisi funzionano meglio qui che nel prototipo. Perfetti Scott e la Delpy, ma anche il resto del cast è in palla. Buono l'uso delle location e ottima la fotografia.
MEMORABILE: Seraphine che “tranquillizza” Andy a letto, finché non arriva mamma...
Il paragone con l'originale di Landis (di cui questo è una sorta di sequel) è improponibile. Qui siamo più dalle parti di una commedia adolescenziale USA e getta, che non parte neanche malissimo (a patto di adeguarsi alla puerilità di certe gag), ma finisce presto per stancare. Alcuni passaggi di plot risultano confusi e mal spiegati, i personaggi sono spesso irritanti, il finale delude. Stendiamo un velo pietoso sugli effetti speciali in CG, imbarazzanti soprattutto se si ripensa al lavoro di Rick Baker. Non pessimo, ma decisamente evitabile.
MEMORABILE: Il bungee jumping dalla Tour Eiffel; Il frullato di cuori; L'incontro coi non-morti alla morgue; La zombi perde un occhio; L'attacco in metropolitana.
Convinzione dura da eradicare quella per cui ogni film di successo debba avere un seguito. Mai come in questo caso viene da domandarsi il perché di un'operazione simile; una sceneggiatura tremenda, infarcita di dialoghi che vorrebbero essere comici ma l'unico sentimento che provocano è l'imbarazzo. Lontanissimo dall'estro di Landis, Waller rimpiazza i toni da commedia nera con quelli di un teen movie, e neanche dei migliori. Perfino gli effetti speciali fanno un passo indietro rispetto al capostipite. C'è davvero poco che si salvi.
Tre ragazzi americani in gita a Parigi, più interessati alle bellezze femminili che a quelle urbane, durante una scalata in notturna della Torre Eiffel incontrano una graziosa biondina aspirante suicida... Espressamente ispirato al film di Landis, ne costituisce una mediocre imitazione incapace di replicarne almeno in parte l'equilibrata mescolanza tra horror e commedia: considerate in se stesse, le parti orrifiche sarebbero accettabili, anche se la CG non è certo al top, ma quelle romantico/comiche risultano stucchevoli, puerili, talvolta imbarazzanti. Visione evitabile.
MEMORABILE: L'attacco dentro i vagoni della metropolitana.
Il regista cerca di reinterpretare l'opera di Landis con alcune variazioni (Parigi anziché Londra) ma sempre puntando sulla commistione horror, umorismo e romanticismo. Il confronto ovviamente è improponibile, ma tutto sommato il film riesce a divertire, le interpretazioni degli attori sono validi e la storia è ben confezionata, al netto di qualche ingenuità narrativa tutto sommato perdonabile.
Al netto di alcuni tra i peggiori lupi mannari della storia del cinema, quel buono che indubbiamente fa cucù qua e là (le umide location sotterranee, la discreta regia di Waller e qualche momento discretamente ilare, anche se a questi se ne alternano altri un po' più sciocchi e grossolani) cade con tutte le scarpe nell’errore commerciale di volersi rifare a tutti i costi a un modello irraggiungibile per epoca, classe e risultati. Per chi li ha vissuti da adolescente, resta un ritratto preciso ed esemplificativo della frivolezza indebita dei 90’s. Temerario ma senza avere fegato.
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"See You Next Week" [SYNW] sarebbe il titolo del film porno che i due protagonisti vedono al cinema in centro. La locandina del fantomatico film si vede anche nella scena in metropolitana.