Rejuvenatrix - Film (1988)

L’elisir dell’eterna giovinezza genera effetti mostruosi su una ex-starlette del cinema. Anticipa meritoriamente le tematiche de La morte ti fa bella ma lo fa con mano ultra cheap e pseudo gordoniana, indovinando sì incipit e chiusura ma ripetendo nel mezzo lo stesso schema alla nausea e riducendo all’osso i possibili sviluppi di una tematica intrigante. Effetti speciali tra il mediocre e il pessimo (si veda la protagonista macrocefala, comicità pura) e regia pallida. Oltreoceano hanno provato a spacciarlo per cult: bugiardoni!

Ricca e vanesia signora finanzia un mad doctor per tornare giovane; seguiranno terribili complicazioni. Reinterpretazione in chiave fanta-camp anni '80 de La donna vespa di Corman (ma soprattutto del simile The leech woman, dal momento che la protagonista ha bisogno di uccidere per mantenersi bella). Soggetto simpatico per un prodotto per lo più noioso, ripetitivo e condito da SFX neanche così eclatanti. Il make-up della creatura (una specie di gorgone che sta fra gli zombi arborei di Dellamorte Dellamore e un mostro di Cabal) non colpisce granché e pure il gore è dimenticabile. Meh.

Pot-pourri citazionistico che offre una variazione sui vari topoi del cinema e della letteratura fantahorror classici, dai mad-scientists autori di esperimenti azzardati fino al mito della contessa Bathory e dei vampiri in genere. Non dissimile dal quasi coevo L'immortale, si distingue per il buon make-up della protagonista (anche se quelle manone di gomma...) e per qualche slancio splatter; purtroppo sono però dei flash in un lavoro dal ritmo fiacco e dalla confezione povera, con qualche riempitivo (l'esibizione della band hard rock) e un'idea sola ripetuta sine fine.