The incredible 2 headed transplant - Film (1971)

Incredibile come a distanza di un solo anno siano potuti uscire nei cinema americani (chiara destinazione i drive-in) due film del tutto simili, in cui un corpo con due teste frutto di esperimenti se ne va in giro ad ammazzare chi gli capita a tiro. Se però THE THING WITH TWO HEADS potrà contare sul grande Ray Milland e su una sceneggiatura dagli spunti decisamente ironici, qui si fa tutto molto più sul serio e il risultato è nettamente inferiore. In una casa sperduta nella campagna statunitense il dottor Roger (Dern) e il suo assistente (Kroeger) si dedicano ad esperimenti rivoluzionari innestando due teste sulle loro cavie animali...Leggi tutto per vedere se riescono a farle sopravvivere. Naturalmente l'obiettivo finale è fare lo stesso con gli umani e così, quando si presenta l'occasione, la diabolica coppia non ci pensa due volte (o forse giusto due, tanto per far vedere che qualche scrupolo ancora esiste, nella mente di un dottore): càpita quando un killer squilibrato evade dal manicomio dov'era detenuto e si presenta alla casa-laboratorio, dove attacca l'avvenente moglie (Priest) del dottore in sua assenza. Questi, rientrato, viene bloccato dal matto che se ne fugge colla donna ma viene presto ribeccato dai due "medici" e colpito da un paio di fucilate. Pronta la prima testa da trapiantare. Il corpo con la seconda appartiene invece a un enorme ritardato figlio del giardiniere che lavora lì da loro: dopo l'uccisione del padre (accorso anch'egli in casa della donna e subito accoppato) sembra ridotto ancor peggio di prima. Il soggetto ideale. Quindi, all'insaputa della povera Linda, Roger e il suo assistente compiono l'esperimento e ne esce un gigante bicefalo, in pratica il ritardato al quale viene aggiunta – sulla spalla – la testa del killer. L'effetto viene visivamente risolto così: nei primi piani il secondo appoggia il mento sulla spalla del primo, in campo lungo e da dietro si appiccica sulla spalla la testa di un manichino. Alternando veloci primi piani a riprese più distanti il gioco è fatto (lo stesso verrà poi fatto nell'altro film, s'intenda) e la "cosa a due teste" se ne può andare ad ammazzare coppiette che amoreggiano in auto nelle vicinanze mentre la polizia e il dottore la cercano. Il povero ritardato, un vero pezzo di pane, soffre nel vedere come il "socio" prenda il controllo del suo corpo per uccidere, ma non sembra essere in grado di contrastarlo. Il buon Bruce Dern appare sprecato per un ruolo tanto monocorde come quello del dottore, eppure riesce comunque a renderlo quasi interessante. E' tutto il resto a non funzionare, con lungaggini infilate ovunque, la bella Linda che si lamenta di come il marito la trascuri per i suoi esperimenti e l'immancabile conoscente della coppia, Ken (Kassem), che dapprima interessato dagli studi rivoluzionari del suo amico di sempre finisce poi per avvicinarsi invece alla di lui moglie quando capisce che quello le sta nascondendo qualcosa di molto grave... Più serie Z che B, nonostante la buona fotografia e la presenza di Dern. Regia statica, situazioni altamente ripetitive, delitti limitatissimi, sangue assente e titoli di coda che partono su un misterioso primo piano di un robottino perso tra l'erba...

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