The thing with two heads - Film (1972)

Appartiene alla lunga serie di "horror" con scienziato pazzo. Nello specifico il luminare in questione è nientemeno che Ray Milland, che nella parte del dr. Kirschner, chirurgo razzista specializzato in trapianti e titolare di un'importante clinica all'avanguardia della chirurgia, si trova a combattere con un tumore alla gola. Poche settimane di vita, forse giorni... L'unica speranza di salvarsi è dare il via a un suo particolare esperimento condotto finora solo su un gorilla (sotto la maschera c'è il celebre effettista Rick Baker): impiantare cioè la sua testa sul corpo di un donatore per poi eliminarla quando l'impianto avrà superato le prevedibili crisi di rigetto. Il donatore in questione è...Leggi tutto un condannato a morte di colore (Grier), utilizzato perché la malattia del professore ha avuto un'improvvisa accelerazione e si è reso necessario trovare un “volontario” al più presto. Risvegliatosi con la sua testa a fianco di quella di un nero, Kirschner quasi impazzisce di rabbia, ma non può far nulla perché controlla solo la metà destra del corpo. Dopo una prima parte in cui ci vengono presentati il difficile carattere del professore e la sua indole razzista (non vuole assumere in clinica uno specialista dopo aver verificato che è un nero), si continua con la lunga scena del trapianto “live” (condotto in gran segreto e compreso di distaccamento della testa); poi il film - clamorosamente simile come relizzazione al precedente THE INCREDIBLE 2 HEADED TRANSPLANT - ha un'impennata action: il condannato titolare del corpo decide di evadere dal laboratorio e insieme a un medico nero (Marshall), sequestrato per fare da chaffeur, comincia una lunghissima fuga dalle auto della polizia che lo inseguono per i campi: il film si trasforma in una sorta di HAZZARD in cui ben 14 auto finiscono seminate dai nostri 2+1, che scappano prima in macchina e poi in moto da cross tra collinette, erba e fango. Un inseguimento a dire il vero anche piacevole e a tratti divertente, ben condotto, che dimostra la discreta vena del regista Lee Frost. Da sottolineare sono però soprattutto le ciniche e acide frasi con cui il prof. Kirshner apostrofa il suo "compagno di viaggio" che ha preso il comando della situazione: la perfidia e l'altezzosità di Milland, costretto a recitare solo con la testa, sono il sale del film, così come le risposte altrettanto ficcanti del suo antagonista. Insomma, non certo un gran prodotto, ma piuttosto vario – anche nella trama – e sufficientemente bizzarro da coinvolgere i fan del weird. Piuttosto studiati anche gli effetti speciali: di lontano la doppia testa piantata in un collo fasciato rivela un Milland manichino, ma da vicino la “cosa” fa una certa impressione ed è resa piuttosto bene. Provoca le risate, naturalmente, ma allo stesso momento colpisce. Recitato con garbo anche dal resto del cast, THE THING WITH TWO HEADS è meno scialbo e brutto di quanto non si senta dire in giro. Ha anzi qualche dialogo sapido, una certa ironia e un finale in linea con la evidente goliardia dell'operazione.

Chiudi