The Aristo-Cat - Corto (1943)

Abbandonato dal maggiordomo, stufo delle sue angherie, viziato gatto di facoltosa aristocratica dovrà a subire a sua volta lo scherno di due topi e le minacce del cane Rover. Corto anni '40 di Jones decisamente influenzato dall'"art decor" di McGrew (si veda il design di tutta la prima parte) e caratterizzato, come sempre per il grande Chuck, da un impianto narrativo decisamente importante (la crisi di isterica follia del gatto, la giusta tortura "classista" impostagli dai topi) che però si "distende" meno di quanto accadrà in futuro. Tra le prime apparizioni dei topi Hubie e Bertie.

L’aristogatto viene abbandonato dal maggiordomo e deve procacciarsi il cibo da solo, ma i topi che incontra riescono a ingannarlo. Il cartone animato è gustoso, anzitutto per l’invenzione del personaggio del felino supercoccolato e sprovveduto, e poi per la beffa dei roditori che lo convincono di dover mangiare il cane. L’attenzione grafica sembra tuttavia riservata più alle scenografie, molto ampie, che non alle figure, allontanando un po’ l’adesione alla storia. Insomma, il cortometraggio è simpatico e piacevole, senza entusiasmo.