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TITOLO INSERITO IL GIORNO 31/01/15 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 31/01/15 16:45 - 8998 commenti

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Film sull'alzheimer che se da un lato è abbastanza convenzionale e prevedibile, dall'altro almeno ha dalla sua un approccio sobrio e privo di inutili e facili pietismi ma soprattutto il saper evitare il melodrammatico disonesto e strappalacrime. Così si va avanti pianamente e senza particolari scosse o spunti originali ed interessanti tranne quello dell'ereditarietà della malattia e delle sue eventuali conseguenze sui figli. La Moore è molto brava e probabilmente prenota l'oscar (si sa: ad Hollywood la malattia tira non poco).

Saintgifts 1/02/15 23:57 - 4098 commenti

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Tratto dell'omonimo romanzo della neuro scienziata Lisa Genova, che evidentemente sa cosa scrivere su una malattia che di solito colpisce i vecchi: il morbo di Alzheimer. Alice (una convincente Julianne Moore) invece ha cinquant'anni e scopre di avere una forma piuttosto rara della malattia. Non solo, è una stimata professoressa con una notevole carriera alle spalle e ha una bellissima famiglia. Insomma gli ingredienti per colpire forte ci sono tutti, ma intelligentemente sfruttati rimanendo sempre tra le righe; commuovendo così anche di più.
MEMORABILE: Alice, malata, che scopre sul computer il messaggio da lei stessa registrato poco tempo prima, quando era ancora cosciente.

Capannelle 9/02/15 16:15 - 4394 commenti

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Bella prova della Moore in un dramma che sa colpire e lo fa con toni dimessi, senza approfittare del melodramma. Lo si può definire ricattatorio in alcuni frangenti ma per me sono dosi più che lecite, vista la tematica. E a puntellare la storia arriva il mestiere della Moore, capace di dare intensità a un caleidoscopio di emozioni e di far funzionare anche Alec Baldwin.

Bruce 23/02/15 09:53 - 1007 commenti

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Il tema è di quelli pesanti, la descrizione della scoperta di una forma precoce di morbo di Alzheimer da parte della cinquantenne Alice e le fasi di evoluzione della malattia inseriti in un contesto familiare assolutamente credibile. Non c'è solitudine e disperazione, ma un'analisi lucida ed efficace delle conseguenze di questa malattia. Un film di buona fattura, ben recitato e non solo dall'ottima protagonista Julianne Moore. Si partecipa e ci si commuove, senza esagerare.

Galbo 28/05/15 05:49 - 12372 commenti

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Sebbene non sfugga a qualcuno dei cliché appartenenti ai film sulle malattie, Still Alice (la storia di una donna colta e impegnata alle prese con un precoce deterioramento mentale) si distingue per i toni sobri che quasi sempre sfuggono il melodramma per concentrarsi sulla ricerca del mantenimento dell'identità. Una battaglia che la protagonista combatte con accanimento e che viene ben illustrata da una sceneggiatura equilibrata e resa credibile dalla scelta di un buon gruppo di attori. Ottima la Moore in un'interpretazione molto sentita.

Paulaster 23/10/15 18:13 - 4375 commenti

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Chissà se lo stesso film girato all'europea avrebbe emozionato in profondità. Ma siamo negli States e il neurologo è politically correct, il marito non vuole rinunciare alla carriera e una figlia continua a starsene dall’altra parte del paese. La Moore è brava nel suo lento incedere nella malattia ma fatica a lasciare il segno causa una regìa piatta che osserva e lascia riflettere per conto proprio. Il tema era interessante ma l’impasto non regge.

Nancy 29/07/16 01:01 - 774 commenti

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Film pesante più per il tema che tratta che per lo svolgimento della trama in sé per sé. La Moore è molto brava e anche la Stewart merita di essere menzionata, è su di loro che si regge l'intero film che pure non brilla da nessun punto di vista "tecnico". Per fortuna si evita qualsiasi tipo di pietismo e anzi, in alcuni punti emerge qualche lato di "cattiveria" piuttosto realistico (il marito che vuole continuare a lavorare, la figlia lontana, la paura nel far tenere in braccio alla malata un neonato) ma non va oltre, neanche nel finale.

Redeyes 4/09/16 10:19 - 2442 commenti

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Eccellente opera che ruota attorno alla realtà dell'Alzheimer evitando pietose scene madri ma affondando il colpo con il quotidiano perdersi di una bravissima Moore. La forza della pellicola sta nel mettere a fuoco l'egoismo dei vari personaggi che stanno perdendo chi il futuro e il passato, chi l'amore di una mamma e moglie. Estremamente verosimile la paura di ciascuno di noi di trovarsi da un lato o dall'altro, finisce per lasciarci con un gran magone e una tristezza (specialmente per chi ha vissuto situazioni simili).
MEMORABILE: La paura di ciascun protagonista per la malattia.

Homesick 29/05/17 07:39 - 5737 commenti

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Sul tema Alzheimer, paradossalmente aveva più potenza drammatica il film televisivo con la Woodward. Comunque, anche Julianne Moore, attrice di grandi qualità, sa esternare con convinzione e aderenza l'inesorabile deperimento psicofisico - e insieme anche la forza d'animo di non darsi per vinta - di una stimata professoressa che ha contratto il terribile morbo. Baldwin la assiste, pacato e premuroso.
MEMORABILE: La madre che stenta a riconoscere la figlia attrice; Il video registrato al computer.

Lou 15/07/17 22:31 - 1119 commenti

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Trattandosi di un film sulla malattia, il rischio di innescare facile commozione era alto, ma l'approccio scelto dalla coppia di registi si rivela equilibrato e documentato, anche se i momenti di magone non mancano. La cosa più apprezzabile è l'approccio in soggettiva, che mostra con grande autenticità gli sforzi di Alice, insegnante universitaria cinquantenne, nell'affrontare con metodo e consapevolezza una rara forma di Alzheimer precoce con l'aiuto della sua famiglia. La Moore è bravissima, ma anche Baldwin è all'altezza

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Kinodrop 30/08/17 18:08 - 2909 commenti

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Alice nel pieno della sua vita di moglie, madre e docente universitaria, scopre da segnali sempre più inequivocabili di essere affetta da una precoce forma di Alzheimer. Ricordi, affetti e vita quotidiana pian piano sfumano e divengono inafferrabili e noi partecipiamo a questo dramma anche in virtù della prova asciutta e intensa di Julianne Moore che, insieme agli altri, asseconda il taglio anti melò e sentimentaloide che questo tema potrebbe sfiorare. Ben curata la sceneggiatura che concilia sentimenti veri e aura scientifica.
MEMORABILE: Il videomessaggio di Alice a se stessa; Il rapporto di Alice con la figlia bohemienne; La progressione della malattia.

Daniela 11/12/17 08:32 - 12606 commenti

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Una linguista di successo, sposata e con tre figli ormai adulti, si sottopone a varie analisi per scoprire l'origine dei di vuoti di memoria che la affliggono da qualche tempo. La diagnosi è di quelle senza scampo... Inevitabile, dato il soggetto, il confronto con lo struggente film di Sarah Polley. Questo non è altrettanto bello ma, nonostante una certa piattezza nella rappresentazione, riesce ugualmente a commuovere grazie alla prova intensa di Moore che rende credibile gli sforzi della protagonista per conservare il più possibile, insieme ai propri ricordi, la consapevolezza di sé.
MEMORABILE: Il messaggio registrato

Rambo90 2/05/18 22:31 - 7661 commenti

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Il morbo di Alzheimer raccontato con delicatezza in un film che evita facili patetismi per ricorrere a una sceneggiatura quanto più realistica possibile. Commuove, ma lo fa grazie alla semplicità del quotidiano e alla intensissima interpretazione di Julianne Moore, giustamente premiata con l'Oscar. La sua immedesimazione trasporta lo spettatore, trovando poi in Baldwin una giusta e paziente spalla. Diretto bene, non ripetitivo e affatto lento. Da vedere.

Bubobubo 3/10/18 13:32 - 1847 commenti

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Dramma davvero pesante, specie se si considera sia il ruolo chiave della memoria nella professione di Alice-Moore (è una linguista), sia che il regista Glatzer girò il film affetto lui stesso da un'altra tremenda malattia neurodegenerativa (una SLA all'ultimo stadio). A livello narrativo, dato il tema, avrebbe potuto essere più pregnante, ma la discesa inarrestabile nell'abisso dell'oblio (e l'insopportabile carico di solitudine che si porta dietro) è resa con pungente, dolorosa efficacia. Non va affrontato sottogamba.
MEMORABILE: Alice non riconosce i messaggi da essa stessa registrati nelle prime fasi della malattia; Alice non trova il bagno di casa; Il finale.

Muttl19741 10/03/19 17:56 - 162 commenti

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Toccante film interpretato magistralmente dalla straordinaria Julianne Moore. Perfetti i tempi narrativi, sincroni con la degenerazione della malattia, a cui si abbina una regia che sfoca progressivamente lo sguardo sul mondo descritto lasciando a fuoco solo chi lo guarda, permettendo allo spettatore di immedesimarsi nel dramma disperato del malato e dei suoi familiari, interpretati da attori di supporto molto generosi.

Enzus79 15/10/19 22:54 - 2864 commenti

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Tratto da un romanzo di Lisa Genova: professoressa scopre di essere affetta dal morbo di Alzheimer. Film che sfocia un po' nello strappalacrime ma che supera ampiamente la mediocrità, aiutato inutile dirlo, dalla grande prova attoriale di Julianne Moore (premiata giustamente con Oscar e Golden Globe), che in prodotti simili si trova sempre a suo agio.

Anthonyvm 15/12/19 22:20 - 5615 commenti

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Con film di questo tipo è difficile uscire dai binari usuali: una malattia incurabile, le banalità quotidiane viste sotto una nuova luce, le complicazioni, l'amore e la disperazione dei familiari. Narrativamente parlando la pellicola non si discosta dagli sviluppi che chiunque si aspetta, ma la prova della Moore è meravigliosamente intensa, i dialoghi toccanti e le sequenze drammatiche (anche quelle ai limiti del cliché) efficaci. La storia dietro le quinte del regista Glatzer rende l'esperienza anche più commovente. Consueto, ma emozionante.
MEMORABILE: I piccoli test di memoria falliti; La Moore si perde in casa mentre cerca il bagno; Il video con le istruzioni per l'eutanasia; Lo stadio finale.
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  • Curiosità Galbo • 23/02/15 06:00
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Oscar a Julianne Moore come migliore attrice protagonista