Se pensavate che Tim Kincaid facesse solo z-movie, dopo la visione di questo misero abominio sarete pronti a rivalutare il buon Tim come una specie di Stanley Kubrick dello z-movie
In questa ignominia (che dura "soltanto" 63' minuti - 10 dei quali "impreziositi" da squalidissimi e miserissimi concerti rock che manco alla sagra del raviolo) vedrete:
* Dei mostricciattoli che sono palesi calzini indossati dai "tecnici", che paiono dei "ghoulies" dopo una colossale sbronza
* Una mano amputata (ah, già, omaggio al primo Oliver Stone e a Sam Raimi - ma anche a Seth Holt - scemo che sono) che se ne va a zonzo trainata da un filo (!)
* Una specie di "wonderdemon" che digrigna i dentoni e ha la manona artigliata, che sembra uscita/o da
Demonio Amore Mio (al confronto quello pareva un film di John Carpenter)
* All'inizio alla
Nightmare (si fa per dire), con una pupattola (a cui scappa da ridere), legata su un lettone (in topless, ovviamente), che si dimena (così le ballonzolano un po' le tette) e all'improvviso, dal materasso, sbuca una motosega! Chiara la metafora fallica.
* Al finale al cimitero, che cita pure l'incubo di
Carrie
Taccio sull'apparato tecnico, in pratica una tristissima e squallidissima operazione prettamente amatoriale, cialtronata girata con gli amici per farsi due risate (loro, però, perchè c'è davvero poco da ridere) dove i pornazzi fatti in casa da chiunque sono girati cento volte meglio.
Colpo di genio, poi, i titoli di coda fatti con la titolatrice come le pubblicità delle tv regionali degli anni '80.
Definire questa amenità "dilettantesca" sarebbe un eufemismo e un complimento
La Croce delle Sette Pietre o
Il Bosco (tanto per dire) sembrano film mainstream a confronto
Inqualificabile