Rachel - Film (2017)

Rachel
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Titolo originale: My Cousin Rachel
Anno: 2017
Genere: drammatico (colore)
Note: Dall'omonimo romanzo di Daphne Du Maurier pubblicato nel 1951 e già trasposto sullo schermo l'anno seguente con il titolo "Mia cugina Rachele".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/01/18 DAL BENEMERITO DANIELA
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Rambo90 21/03/18 20:42 - 7853 commenti

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Confezione impeccabile, con una regia elegante e una bella ricostruzione scenografica, fotografica e di costumi. Peccato per il pathos che sinceramente manca, rendendo la storia poco appassionante e in generale insignificante. Colpa forse anche di un Claflin esagerato ed enfatico, poco adatto al ruolo, mentre la Weisz è più consona alla figura richiesta. Non si avverte il mistero, non si avverte l'ambiguità di un intreccio che finisce inoltre in modo inconcludente. Mediocre.

Daniela 3/01/18 19:30 - 13013 commenti

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Orfano allevato dal ricco cugino, quando questi muore pochi mesi dopo aver sposato una sconosciuta, sospetta della vedova, salvo poi subirne il fascino quando la conosce di persona... Nuova trasposizione del romanzo di Du Maurier, poco aggiunge alla prima: se Weisz ha sfumature ed ambiguità sufficienti per reggere bene il ruolo che fu di De Havilland, Claflin scompare nel confronto con Burton. Buona la resa ambientale con splendidi paesaggi, curate le scenografie, nel resto del cast non sfigura il nostro Favino nel ruolo di un ambiguo faccendiere definito "più greco che italiano" (sic!).

Ira72 28/03/19 18:24 - 1346 commenti

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Ennesima pellicola in costume, patinata, curata, elegante, dove qualcuno si strugge di passione. Questa volta a penare è, stranamente, un uomo invaghitosi di una possibile vedova nera. Ricambiato per amore o per avidità? Nel complesso è un film dal ritmo discreto, che regge la suspense grazie anche all’interpretazione della Weisz che, tra candore e distacco, risulta piuttosto criptica. Meno bene, invece, Claflin, sopra le righe, stucchevole eppur quasi anonimo. Peccato per l’epilogo, tra il banale e l’affettato.

Galbo 21/06/22 08:22 - 12556 commenti

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Seconda versione cinematografica del romanzo di Daphne Du Maurier; il regista Michell ne rende una trasposizione corretta, molto curata nell'ambientazione e nella fotografia che valorizza gli splendidi scenari naturali tra i quali la vicenda è ambientata. Buona la prova di Rachel Weisz che trasmette bene il carattere e le ambiguità del suo personaggio, nonché quella degli attori impegnati nei ruoli secondari. Pollice verso invece per Sam Claflin, coprotagonista maschile incolore e monoespressivo che non regge il confronto con la Weisz.

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