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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/01/16 DAL BENEMERITO DUSSO
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- Non male, dopotutto:
Panza - Mediocre, ma con un suo perché:
Fauno, Cotola - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Dusso
Primo film da protagonista per Pino Caruso, con lui tipico uomo virile siciliano a cui un dottore premio Nobel (Hintermann) comunica che sta trasformandosi in una donna. Una pellicola per nulla riuscita sicuramente più adatta per un Buzzanca, piuttosto disastrosa perché prende una piega di considerazioni psicologiche che afflosciano un film già modesto di suo ma sicuramente migliore nella prima parte. Pressoché nullo dal lato delle nudità e con una regia che usa i flashback come fastidiosi riempitivi.
Negli ultimi 20 minuti esce come da un cappello a cilindro un consiglio straordinario per i giorni nostri, ovvero piantarla una buona volta di esser fissati col sesso visto che non lo si conosce, mentre liberando il proprio spirito è più facile conoscerlo e soprattutto farlo infinitamente meglio, visto che l'amore lo può comprendere ma non ne è sinonimo... Il resto del film è però smidollato, con cariche emotive e trovate surreali sparse qua e là e con frasi di comodo che fanno scuotere il capo. A parte le bellezze femminili non c'è granché...
MEMORABILE: "Cornutooo"; "Pensa che bello!"
Film non del tutto malvagio che globalmente ha un discreto ritmo e qualche momento divertente. Alcune considerazioni sui rapporti uomo-donna e sul sesso non sono poi così peregrine e scontate, soprattutto visto che il film ha quasi mezzo secolo; altre sono più banali e qualunquiste. Gustoso il cast di bellezze muliebri anche se concedono poco. Ci si può accontentare.
Con anni di anticipo sui tempi viene svolta una riflessione sul maschilismo e più in generale sul genere sessuale, seppur dietro il paravento della commedia. Ne escono fuori spunti non così peregrini, grazie allo spazio lasciato alle elucubrazioni del protagonista: peggio va nelle parti comiche, non particolarmente brillanti (brutto l'incontro nella serra). Originale, rispetto alle commedie italiane, lo stile del montaggio (con tagli rapidi vengono inserite delle scenette "esplicative") e della regia (ricorrono, con qualche eccesso, grandangoli e punti inusuali d'inquadratura).
Duccio Tessari HA DIRETTO ANCHE...
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- Però strano che sia così mediocre. Il cast è bello tosto.
- Caruso, specie alla fine, non demerita. La Zinny è stupenda: in Viaggia ragazza non la si apprezza dal gran che è jellata, in Colpo rovente ha un ottimo ruolo come aguzzina della Bouchet, in Vivi ragazza vivi sarebbe grandiosa, solo che sua figlia si chiama Dominique Boschero e strappa quasi le lacrime dal gran che è immensa. Diciamo che in questo film emerge bene, senza nulla togliere alle sempre brave Mayniel e Galleani.
