Max in a taxi - Corto (1917)

Rispetto ad altri cortometraggi del celebre regista francese questo non ha una trama ben precisa ma sembra essere costituito da una serie di scenette che non convincono più di tanto. Nonostante questo, si possono ugualmente identificare alcuni elementi che contraddistinguono tutte le opere di Linder come i fraintendimenti comici e i tentativi maldestri di togliersi la vita. La scelta in fase di sceneggiatura di affidarsi solo a situazioni grottesche e slegate tra loro non giova alla pellicola, che acquisisce valore e interesse solo grazie a un finale decisamente più dinamico.

Linder al suo top, e forse mai come in questa comica si comprende l’influenza che ha avuto su Chaplin. Qui la cura e il divertimento sono a buon livello in tutte e tre le parti della pellicola: Max ubriaco, poi al party e infine a guidare senza patente un taxi. Il film è costruito in maniera impeccabile in quanto a ritmo, a incastri narrativi (a parte la cesura tra il primo e il secondo blocco) e a efficacia delle gag, ben costruite sull’ottima interpretazione del protagonista. Un cortometraggio esemplare tra commedia e slapstick.