Max au couvent - Corto (1914)

Max è innamorato di una ragazza, ma il suo amore viene frustrato dal padre di lei che li scopre e obbliga la figlia a entrare in convento. Qui Max, grazie all'aiuto di un complice, riuscirà a valicare la casa delle suore per portar via la ragazza. Mediometraggio della durata di ventisei minuti che vede uno scatenato Linder lottare per poter di nuovo vedere l'amore della sua vita. L'opera è molto interessante e nella sua semplicità riesce a coinvolgere grazie a un buon ritmo. Assolutamente da ricordare la scena dell'inseguimento all'interno del convento con tanto di fuga dalle scale.

La sua bella viene spedita dal padre in convento e così Max deve escogitare una strategia per riprendere l’amata. Il sapore non è quello della comica, ma della commedia (con prima parte più che altro da romanzo d’appendice) che sembra rimandare alle classiche novelle boccaccesche dedicate alle beffe. Il problema è che per tutta la prima parte il cortometraggio (lunghetto) affonda nella pedanteria e nella noia, salvo iniziare a riprendersi oltre la metà con l’inseguimento nell’istituto fino all’esito rocambolesco. Sbilanciato.