Cinque ragazzi in un week end in riva ad un lago.
Un omone mascherato fà silente irruzione notturna nella casetta e (con una pistola narcotizzante) colpisce i giovani (alla biondina che cerca di scappare sul molo no, però...)
Dopo un intro stile
Venerdì 13 , i ragazzi si risvegliano in una stalla, chiusi nei box.
Trattati come animali e ora propietà di Wayne (John Still), ex allevatore di cavalli e adesso mercante di carne umana (una figura all'apparenza paciosa, che stride con la sua bestialità di carnefice)
Urla, umiliazioni, torture, prigionia e tratta delle bianche, fino alla mattanza finale dove ben pochi si salveranno...
In pratica
Live Animals e tutto quì...Un crossover tra
Wolf Creek,
Shuttle,
Territories e dello sconosciuto (ma curioso)
Learning Curve
Imbragature alla
Saw, sevizie hosteliane, insomma, nulla di nuovo sotto il sole (o meglio) nelle stalle
Quello che mi ha colpito è il nichilismo di Benson, che fà piazza pulita dei suoi personaggi (siano essi vittime che carnefici), arriva subito al sodo senza tanti preamboli (poca introspezione psicologica delle vittime) e arriva ad un prefinale dove il gran massacro non risparmia niente e nessuno (con ribaltamento di ruoli e twist a velocità della luce) e chiusa beffarda
Lingue strappate con le tenaglie, mani spappolate, terribili fucilate, piedi di porco alla bisogna, seghe circolari in azione, gole tagliate, corpi ricoperti di sangue, ragazze rinchiuse nel congelatore, fughe nel nulla e in mezzo al nulla, musica country sparata su musicassetta
Le filastrocche dementi della folle Kathy (Stacy Still) che riserverà più di una sorpresa, la compravendita di Vicky (con ispezione stile
Salò) da parte di un laido "compratore" in Jaguar, poi chiusa in una cassa (trasporto di animali vivi) pronta a solcare l'oceano per approdare a chissà quale "casa di piacere", la taurina ferocia di Edgar (che non ci pensa su due volte a sterminare una famigliola un pò troppo ficcanaso)
Benson non fà molti sconti e fà tabula rasa di umanità prevaricatrice e vittimistica tra mattanze, casupole squallide hooperiane e colpi su colpi (di scena, di violenza, di disumanità)
Punto a sfavore del film (che abbassa un potenziale *** da un **1/2) e il suo essere un pò troppo indie, con fotografia sporca e sgranata, quasi dilettantesca più che voluta, che sfiora l'amatorialità e alla visione risulta un pò troppo grezzo
Forse per limitazioni di budget (il film è stato girato con camera digitale), ma se fosse stato un pò meno sciatto stilisticamente, Benson avrebbe guadagnato più punteggio e saremmo in area di lercio cult movie
Ma la crudeltà e la forza aggressiva rimane pressochè intatta e i giovani ragazzi trattati come cavalli (compreso "lavaggio" alla
Rambo) lasciano comunque il segno e , spesso, risultano distubanti alla visione (nonchè le dolorosissime punizioni alle loro "proteste").
Nel trailer si vedono i ragazzi che arrivano sul laghetto in auto. Nel film la scena non c'è, probabilmente tolta nel montaggio finale (Benson non stà lì a rigilarsela, và subito al dunque)
Sospensione all'incredulità (da me sempre ben accetta perchè stò al gioco del regista e sò di vedere un film e non un reportage del TG1), quindi passi la fucilata che si becca Nick nella schiena come se fosse acqua fresca (in più con metà mano pestata via), ma Josh , a cui e stata mozzata la lingua, che urla e parla ancora, bhè, un pò grossa lo è...
Il film non sarebbe un horror in senso strettissimo (siamo, almeno per metà, in zona
Shuttle), e volevo mettere drammatico. Ma poi arriva quel prefinale nella casetta (che sembra abbandonata) dove tutti scannano tutti in tripudi di splatter, tra seghe circolari e mani trapanate e ci si tuffa nell'horror più viscerale. Indi per cui...