Le nouveau seigneur du village - Corto (1908)

Racconto morale in cui un signorotto e due artigiani devono scegliere tra Fortuna, Scienza e Lavoro: il primo, che ovviamente sceglie la via più facile, diventa povero, gli altri acquistano nobiltà. La narrazione procede un po' farraginosamente nel prologo al mercato e poi nell'incontro con i vari mostri prima di arrivare alla scena della fatidica scelta. Il solito armamentario di comparse e sparizioni non riesce a meravigliare più di tanto.

Operetta morale con i tre protagonisti impegnati nell'ardua scelta tra tre virtù. Georges Méliès non manca di introdurre anche in questo cortometraggio una certa quantità di effetti speciali ma questa è decisamente la parte meno riuscita dell'opera che si fa preferire piuttosto nella ricostruzione ambientale e nella prova degli attori non essendo comunque complessivamente più di tanto riuscita.

Corto di Méliès (oltre otto minuti e mezzo) non troppo convincente e - a dirla tutta - non proprio chiarissimo, talora pure caotico, nel suo svolgimento. La cosa che colpisce di più è la scenografia del mefcato, nella quale si rinuncia al solito fondale piatto, creando invece un azzeccato scorcio cittadino. **

La scelta della virtù porterà tre persone a trasformazioni impreviste. C'è chi riscatterà la propria posizione sociale e chi invece finirà in miseria. Non mi sbilancio nel poter affermare che ci troviamo di fronte a un lavoro poco convincente e un po' confuso. Simpatici i mostri che assillano i protagonisti (compreso il piede gigante e la pedata nel sedere) e la parte finale. Da Méliès però mi aspetto sempre qualcosa di diverso o quantomeno di più divertente. Mediocre.