Le fer à cheval - Corto (1909)

Una dolce principessa vive annoiata nel suo castello in attesa di un amore che possa gratificare la sua esistenza. Stringe un patto con il dio dell'amore affinché il suo desiderio si possa realizzare. Cortometraggio romantico di Camille de Morlhon che trae la sua forza dalla sceneggiatura (scritta dallo stesso regista) e dalla buona interpretazione dei protagonisti. La scena migliore in assoluto è quella della fuga del principe dai briganti che lo hanno rapito. Unico neo lo stato di conservazione della pellicola, che purtroppo non consente di gustare l'opera al meglio.

Cupido interviene in maniera efficace e fa coronare il sogno di amore di una nobile e bella fanciulla, che non trova gioia nelle danze di palazzo, ma i briganti... Cortometraggio (meno di otto minuti) di stampo romantico, con decisiva componente favolistica. Belle le scene all’esterno, sia nel bosco, sia nelle zone teatro della fuga, sia sotto le mura del castello. Guardabile.

Una damigella annoiata nel suo castello, un cavaliere rapito dai briganti. Non è molto chiaro il peso del ferro di cavallo riportato nel titolo del cortometraggio, finché verso la fine i due personaggi si incontrano grazie all’oggetto in una scena di involontaria comicità. Pellicola storico-fantastica (per la presenza del Cupido demiurgo), che mostra una buona attenzione alle ambientazioni e tutto sommato una discreta capacità narrativa senza troppi arzigogoli ma andando dritta al succo. Non malaccio ma anche senza slanci.