La signora Oyû - Film (1951)

L'orfano Shinnosuke sposa in matrimonio combinato la giovane Shizu convinto dalla sorella vedova di lei, Oyu, di cui è in realtà innamorato. L'idea di partenza è molto forte, con una intrigante variazione sul tema del triangolo amoroso, ma evidentemente quel che di marcio c'è al fondo del testo di Tanizaki non è nelle corde di Mizoguchi che fa virar infatti la sottile morbosità del racconto in una struttura melò che gli è più congeniale ma che conosce momenti meno sinceri e commoventi che altrove. La pur brava Tanaka non par avere le phisique di Oyu.

Un uomo si innamora a prima vista di una vedova che, essendo madre di un bimbo, non può rimaritarsi. Lei, anch'essa attratta, lo butta tra le braccia la sorella più giovane, convincendo quest'ultima a sposarlo... Da un racconto di Tanizaki, un film che ne smussa l'erotismo, anche se l'amore del protagonista nasce da una pulsione incestuosa e l'atteggiamento della vedova è segnato da un'ambiguità innocentemente sadica. Tutti i personaggi sono condannati all'infelicità in questo film malinconico incentrato sulla rinuncia all'amore per il rispetto di convenzioni sociali pesanti come catene.