La petite rosse - Corto (1909)

Max ama la terribile Maddalena, che esige che lui, per mostrarsi degno di lei, dia prova di abilità come giocoliere, ma Max, nel campo, è  del tutto inetto, per cui… Cortometraggio (meno di sette minuti) diretto da Camille de Morlhon, in cui rifulge la classe di Linder, nella sua gesticolazione, nelle sue espressioni, nelle sue cadute a terra. Il film, peraltro, non è solo basato su di lui, perché la capricciosa fanciulla (interpretata da Arlette d'Umès) è ben descritta e ben messa in scena.

Ancora una volta il grande Linder ci dà prova di tutta la sua classe. Pur non essendo il cortometraggio basato esclusivamente sulla sua performance attoriale (buono spazio ha anche la ragazza di cui è innamorato), è questa che alla fine spicca. La recitazione del "nostro" è sempre misurata, e quindi ben si apprezza la sua mimica (sia facciale che corporale). La storiellina è esile, ma è divertente l'espediente con cui protagonista cerca di conquistare il cuore della sua bella.

La richiesta prova d’amore è alquanto bizzarra: lei si concederà solo quando lui saprà fare il giocoliere con tre palle. Avvio pretestuoso, equilibrato dal bell’effetto sorpresa della sfuriata di lei di fronte a Max con i fiori. Poi sono moderatamente simpatici i tentativi di allenamento di lui, nonché l’esito finale. Insomma, il cortometraggio si vede senza particolare trasporto, non fa ridere ma non è nemmeno fatto male: diciamo che grazie alla breve durata è affrontabile, ma non ci si aspetti granché.