Traversie di uno scrittore di biglietti d'auguri in crisi di ispirazione. Breve commedia scritta e prodotta dal protagonista Bob Odenkirk, è una parodia del genere noir ambientata in una società dove gli autori di biglietti sono considerati vere star. Indiscutibili simpatia e bravura del protagonista. Il suo personaggio di autore disilluso e sconfitto è azzeccato; purtroppo la storia è abbastanza povera di spunti (tarda a decollare e la seconda parte è meglio della prima) e mal servita da una sceneggiatura con pochi momenti divertenti.
Produzione Netflix che ricorda da vicino il cinema indipendente contemporaneo a stelle e strisce con tutti i suoi pregi (pochi) e difetti (tanti). Stavolta si comincia bene, con l'introduzione del nostro "eroe": uno scrittore di cartoline d'auguri sull'orlo del baratro sentimental-lavorativo. Peccato che dopo i primi dieci minuti ci si perda in inconcludenti derive lebowskiane con annesse perdite di tempo che forse faranno felice la giuria del Sundance ma rischian di far dormire chi non beve quotidianamente frullati di zenzero e alghe. Bravino Odenkirk. Noia.
Attore formidabile in Breaking Bad e relativo spin-off, Odenkirk riesce a fatica a far emergere il suo talento in questa flebile commedia con lampi di assurdo: il suo personaggio, uno scrittore di biglietti augurali in crisi d'ispirazione, è troppo depresso per reggere sulle sue sole spalle un film a cui manca trama e contesto, a parte qualche figurina simpatica ma solo abbozzata come il detective inetto oppure i due antisemiti che trovano faticoso odiare un'intera razza. Peccato.
Commedia che ruota attorno alla concorrenza spietata tra scrittori e agenzie che si occupano dei biglietti augurali, incentrata su un autore in crisi affettiva e lavorativa che si ritrova in un'intricata matassa di delitti e misteri. Una regia poco uniforme, anzi ondivaga, che ad ogni svolta cambia direzione tra l'ironico e il citazionistico senza mai venire al dunque, con una carrellata di personaggi senza spessore, compreso Odenkirk che non sembra mai a suo agio in un ruolo opaco e monocorde. L'unico pregio del film sta nella breve durata, per il resto veramente povero.
Uno scrittore di biglietti d'auguri si trova immischiato in un complotto. Film convincente, con una storia curiosa, ilare e mai banale. Pur non essendo niente di eccezionale, è comunque sopra la mediocrità, anzi. Intrattenimento che non è fine a se stesso. Bob Odenkirk (qui anche sceneggiatore e produttore) si conferma buon attore, dotato anche di una simpatia coinvolgente.
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avevo inserito il film oggi pomeriggio non trovando questo (avevo cercato il titolo originale ma me lo dava libero). è possibile recuperare il commento? Altrimenti lo riscrivo
grazie ciao
DiscussioneZender • 26/02/18 08:14 Capo scrivano - 48908 interventi
Te l'ho spostato. Posso solo consigliarti di cercare parole più brevi possibile (più lettere si scrivono più c'è la possibilità di sbagliare a digitarle, come ti dev'essere capitato qui perché scrivendo il titolo originale corretto il titolo salta fuori) e comunque dare una controllata anche col nome del regista o di un attore, magari. Ciao.