L'incredibile affare Kopcenko - Film (1968)

Spy-movie in chiave parodistica, assolutamente vacuo e tremendamente noioso, nonostante la presenza di una conturbante ancorché poco utilizzata Romy Schneider e di un simpatico Tom Courtenay. Il film, dopo un inizio nemmeno troppo disdicevole, si avvita su se stesso, perdendosi in eccessi di verbosità e in una vicenda talmente avviluppata da risultare alquanto difficoltosa da seguire. Insomma, come si sarà ben capito, questo incredibile affare Kopcenko è solo un'incredibile perdita di tempo.

Divertente, piuttosto sixties anche se senza grandi mezzi, spunto un po' frusto ma Courtenay se la cava, ritmo altalenante ma passabile, qualche battuta indovinata. Un po' sprecata Romy Schneider, ma vederla è sempre un piacere. C'è anche la mamma di Emma Thompson, somigliante in modo spaventoso. Forse senza lode, certamente senza infamia.

L'inizio promette qualcosa di più rispetto a quanto contenuto nel prodotto completo. L'idea iniziale è nuova pressappoco come l'invenzione della ruota (un uomo qualunque viene accusato di un omicidio da lui non commesso), però il personaggio interpretato da Courtenay non dispiace, e in più abbiamo una Romy Schneider davvero splendida. Purtroppo la trama dopo poco diventa ripetitiva e abbastanza sconclusionata, con conseguente decadimento del divertimento filmico. Vedibile, forse, ma non molto di più.

Vorrebbe essere uno spy movie, ma in realtà è una commediaccia da pasticcieri neanche troppo bravi, sebbene qualche scena di inseguimento strappi qualche risata. Argomenti come i servizi segreti sono affrontati nella maniera più ridicola del "depisto ergo sum", e visto che queste sciocchezze ormai ci escono da tutti i pori nella vita reale ormai da decenni, non si scopre niente di nuovo. Neanche la campagna inglese, Portobello Road o i furtarelli da quattro soldi del protagonista, che è un parassita senza velleità, riescono ad affascinare. Disfatta pressoché totale.