L'affare Dominici - Film (1973)

L'affare Dominici
Locandina L'affare Dominici - Film (1973)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: L'affaire Dominici
Anno: 1973
Genere: drammatico (colore)

Cast completo di L'affare Dominici

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La nostra recensione di L'affare Dominici

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Difficilmente giudicabile secondo gli standard utilizzabili per i gialli giudiziari, L'AFFAIRE DOMINICI è la riproposizione di un inquietante caso di triplice omicidio realmente verificatosi negli Anni 50, in Francia, quando una famiglia di turisti inglesi venne massacrata senza apparente motivo ai bordi d'una strada della Provenza. Stabilitisi provvisoriamente a fianco della propria auto parcheggiata su una strada di campagna, madre, padre e giovane figlia vengono rinvenuti cadaveri la mattina dopo che, nella notte, qualcuno ha sentito distintamente i colpi di un'arma da fuoco.

Il delitto avviene nei pressi di un'ampia zona di proprietà della famiglia Dominici,...Leggi tutto gente piuttosto strana, ideologicamente posizionata a sinistra e con trascorsi nella guerra sul fronte partigiano. I primi ad essere interrogati dal commissario Sébeil (Crauchet) sono per forza di cose loro, e subito cominciamo a conoscere i caratteri burberi e rancorosi del capofamiglia, Gaston (Gabin), non certo l'impersonificazione della cortesia. Sembra anzi che voglia quasi prenderli in giro, i gendarmi, con fare strafottente che si rispecchia nel carattere dei suoi figli. Le indagini proseguono a lungo senza che si riesca a cavare un ragno dal buco: nonostante sia stata rinvenuta nel vicino fiume l'arma certa del delitto, un fucile spezzato del quale un pezzo si trovava vicino al cranio fracassato della povera ragazzina, sembra non si riesca a risalire in alcun modo al proprietario.

Dopo lungo tempo trascorso in vani interrogatori, però, d'improvviso qualcuno confessa. Anzi, più d'uno. Ma siamo certi che le cose siano andate proprio come adesso qualcuno dice? Nient'affatto, la realtà è evidentemente più complessa. Non si creda tuttavia che la si possa ricostruire attraverso la raccolta di indizi, prove, elementi utili a individuare qualche certezza, perché come detto il film rifugge dalle regole del giallo classico semplicemente perché tale non è. Nell'abbeverarsi alle fonti della cronaca (il caso ebbe notevole clamore, al tempo) ci si costringe ad analizzare le parti di un'indagine relativamente inconcludente, con la menzogna che si eleva a norma ineludibile e false piste distribuite a mazzi.

Orientarsi in una situazione simile diventa pressoché impossibile e non resta che consosolarsi con le ottime prestazioni di un cast diretto esemplarmente. Di Jean Gabin è inutile sottolineare la bravura, ma certo i suoi sguardi che saettano in aula chiamando in causa i figli (tra cui un giovanissimo Gérard Depardieu, che nel ruolo del giovane più tardo del gruppo non ha proprio modo di brillare e se ne sta sullo sfondo accennando qualche sorriso un po' ebete e poco altro), le sue disarmanti risposte a giudici e avvocati, sono piacevoli da seguire, così come lo sono gli evidenti imbarazzi del commissario alle prese con chi palesemente dispone di lui come gli aggrada, senza preoccuparsi delle conseguenze. Belle riprese solari nel verde della Francia, con un accurato ritratto psicologico di una famiglia imprevedibile ma dall'atteggiamento ostile comune a molta gente di campagna.

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Tutti i commenti e le recensioni di L'affare Dominici

TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/12/18 DAL BENEMERITO KEYSER3 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 12/03/25
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Nicola81 3/01/19 19:30 - 3014 commenti

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Efficace e avvincente ricostruzione di un caso di cronaca nera (l'uccisione di una famiglia inglese di cui fu accusato un anziano contadino) che negli anni '50 appassionò e divise la Francia. Il susseguirsi di accuse, confessioni e ritrattazioni rischia di disorientare lo spettatore come disorientò gli inquirenti nella realtà, ma essendo una storia vera non si poteva fare diversamente. Gabin è strepitoso, ma funziona anche il commissario di Crauchet, forse al ruolo più significativo della carriera. Misurata colonna sonora di Alain Goraguer.

Keyser3 22/12/18 11:50 - 444 commenti

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Accurata ricostruzione del caso di cronaca nera che segnò la Francia degli anni '50, il film è una delle ultime interpretazioni del grande Jean Gabin (qui coi baffoni!), ben coadiuvato da Crauchet, tenace commissario di provincia. Si segnala anche la presenza nel cast di un Depardieu alle prime armi. Per certi versi simile al Clan degli uomini violenti di qualche anno prima, merita certamente una visione.
MEMORABILE: Gabin che si ostina a dare del tu al Commissario durante l'interrogatorio; Il goffo tentativo di fuga di Gabin durante la ricostruzione degli omicidi.

Daniela 4/12/21 20:58 - 13380 commenti

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Quando in una notte d'estate del 1952 una famigliola inglese in vacanza in Provenza viene trucidata senza apparente motivo, i sospetti si concentrano verso la famiglia contadina proprietaria del terreno su cui è avvenuto il delitto... Ricostruzione puntuale di un famoso caso di cronaca giudiziaria che si avvale di un Gabin formidabile nel rendere le asprezze del suo personaggio, un anziano patriarca al centro di un groviglio inestricabile di accuse e ritrattazioni da parte dei figli. Nel resto del cast, resta impresso lo sguardo smarrito di Evi Maltagliati, moglie sottomessa.

Lythops 20/11/23 14:59 - 1021 commenti

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Caso che appassionò tutta la Francia negli anni '50 e tuttora irrisolto, analizza metodicamente tutti i dati che si poterono reperire allora; oltre ai rapporti interni alla famiglia Dominici sui componenti spicca (e non potrebbe essere altrimenti) la figura di Gaston, interpretato magnificamente da Jean Gabin. Fotografia asettica come i dialoghi, impianto filmico studiato per rendere il più possibile l'idea dell'imparzialità. L'emozione sta tutta negli sguardi e nei fatti incongruenti di un indagine che fece acqua da tutte le parti.

Kinodrop 20/05/24 18:36 - 3477 commenti

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Un caso giudiziario che occupò le cronache e l'opinione pubblica nella Francia (e non solo) degli anni '50, lo sterminio di una famiglia di vacanzieri inglesi, rievocato con mano sicura e per quanto possibile oggettiva, seguendo indizi, giravolte e contraddizioni di un'indagine preconcetta ai danni della famiglia Dominici, in particolare del burbero e indomito patriarca (un fenomenale Gabin). Notevole spaccato dell'ambiente rustico e della sua etica particolare che si scontra con la rigidità e la formalità della legge (peraltro incapace di scoprire i colpevoli). Sempre attuale.

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