Iron maiden: Live after death - Film (1985)

Mega concerto all'Arena di Long Beach (CA) che conclude il World Slavery Tour 84/85 degli Iron Maiden. Importantissimo documento live che immortala la band inglese proprio all'apice del successo. Fatto bene e con cura, regia e montaggio sono di prim'ordine e non fanno perdere nessun momento topico. Dagli assoli incrociati alle acrobazie del cantante. Solo il sonoro lascia un po' a desiderare. La chitarra di Smith è registrata ad un volume più basso rispetto al resto e si fatica un po' a seguirla.

Il più importante live album degli anni '80, il più grandioso tour degli anni 80 messo su pellicola. Nel maggio 1985, dopo più di un anno di concerti frenetici, la band fece 4 concerti alla Long Beach Arena, a due passi da L.A. Il concerto è estremamente coinvolgente (anche se Dickinson avverte qualche scricchiolio di fine tournée), scenico, luminoso e dannatamente heavy metal. La riedizione in dvd contiene la seconda parte della "Iron Maiden history".

Il World Slavery Tour, ovvero 189 concerti in 331 giorni in giro senza sosta per il pianeta. È la testimonianza filmata dell’evento simbolo della decade degli Ottanta tra luci, giochi pirotecnici e scenografie imponenti a richiamare l’antico Egitto. La band vive uno dei periodi migliori della loro carriera e la successione dei brani non concede un attimo di respiro. Il documentario, in particolare, mostra la portata del tour che condusse i membri della band sull’orlo dello sfinimento. Un’opera che racchiude l’essenza di un’intera epoca.

Gli Iron Maiden al top della forma registrano uno dei migliori album live di sempre che viene immortalato in un celebre video. Le suggestive scenografie egiziane si uniscono perfettamente al metal di Bruce Dickinson e soci che snocciolano classici come "Revelations" e "Running Free". Anche se sono passati oltre 30 anni queste immagini restano scolpite nella memoria.