Il tesoro del castello senza nome - Serie TV (1969)

Il tesoro del castello senza nome (serie tv)
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Durata: 8 episodi
Titolo originale: Les Galapiats
Anno: 1969
Genere: fiction (colore)
Note: Serie televisiva composta da 8 episodi di 30 minuti ciascuno, scritta e diretta dal regista francese Pierre Gaspard-Huit. Coproduzione Franco-Belga-Svizzera-Canadese. Trasmesso per la prima volta in Belgio a partire dal 23 Dicembre 1969. In Italia fu trasmesso per la prima volta dalla RAI nel 1972 in bianco e nero e solo negli anni successivi a colori, con anche un doppiaggio differente.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/05/10 DAL BENEMERITO BERGELMIR
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Bergelmir 10/05/10 23:18 - 160 commenti

I gusti di Bergelmir

Caso rimasto unico fra i serial televisivi, racconta un'avventura vissuta da sette ragazzini che si trovano a trascorrere una vacanza insieme in una felice commistione di mistero, giallo, sentimenti e azione. Girato prevalentemente in esterni nella peculiare ambientazione delle Ardenne belghe fra boschi, monti, grotte, borghi e castelli, presenta una narrazione diretta e al contempo intrigante. Fece sognare un paio di generazioni di giovani europei nei Settanta, ma è ben godibile ancora oggi.
MEMORABILE: Cowboy (Bruno): "È adesso che ho bisogno di soldi, non a 21 anni quando sarò già vecchio!"

Jommy63 1/06/10 21:33 - 1 commenti

I gusti di Jommy63

Per me che sono della classe 1963 e vidi Il Tesoro del Castello... nel 1972, vorrei dire che la seconda puntata è rimasta nel cuore, perché è quella dove la protagonista femminile, Marion, conosce l'altro protagonista, ossia JeanLoup e la scena finale della seconda puntata è quella dove i due si guardano negli occhi e lei, Marion, abbassa lentamente i suoi: è una scena che è rimasta e rimane tuttora nella memoria...
MEMORABILE: "JeanLoup, promettimi che verrai a trovarmi a Montreal". "Te lo prometto" Marion JeanLoup.

Trivex 13/12/11 14:19 - 1744 commenti

I gusti di Trivex

Una storia semplice, ben accompagnata da fascinose location e soprattutto da giovani attori davvero bravi a rappresentare la grande avventura. Meglio vedere più puntate insieme, altrimenti la vicenda si frammenta; meglio inoltre soprassedere su parte dei dialoghi, perché il doppiaggio è un po' approssimativo. Comunque il mordente viene con l'evoluzione dei fatti ed il finale è abbastanza roccambolesco, con una robusta struttura di mezzi. I ragazzi vanno al galoppo con i cavalli, guidano moto 450 a tutto gas e vanno col canotto nel fiume sotterraneo!
MEMORABILE: L'attacco al castello; La scoperta del fiume sotterraneo; La ricompensa e le considerazioni sull'avere 21 anni.

Pierre Gaspard-Huit HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina L'amante puraSpazio vuotoLocandina La sposa troppo bellaSpazio vuotoLocandina Spionaggio a GibilterraSpazio vuotoLocandina Capitan Fracassa
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  • Curiosità Bergelmir • 11/05/10 16:24
    Galoppino - 211 interventi
    Uno degli attori principali, Philippe Cantrel, che interpretava Jean Loup, ma che nel telefilm era accreditato come Philippe Normand, era ritenuto morto in un incidente stradale fin dai primi anni '70, quindi poco dopo le riprese del serial.
    Il motivo di questa voce non è chiaro e non si sa bene chi l'abbia diffusa, ma la realtà dei fatti è che Cantrel è vivo. Ha smesso di fare l'attore professionista, lavora per una banca, ma di recente si è messo in contatto con gli altri attori e con il pubblico. Un fan italiano recentemente l'ha anche incontrato e intervistato.
  • Discussione Bergelmir • 11/05/10 17:25
    Galoppino - 211 interventi
    Il tesoro del castello senza nome è uno dei pochi telefilm che forse ha ancora molto da dire anche dopo 40 anni suonati dalla sua prima apparizione. Non lo si (ri)guarda, a mio parere, per sola nostalgia, ma proprio per vedere qualcosa di bello e di peculiare.
    Intendiamoci: non è un capolavoro, è pur sempre un telefilm per ragazzi pensato e realizzato per una generazione che è molto distante da quelle attuali che viveva in un mondo diverso da quello di oggi. Ci sono alcune ingenuità, qualche perdita di ritmo e qualche punto in sospeso, insomma non è esente da difetti. Però la storia raccontata è intrigante e le ambientazioni in luoghi molto suggestivi, così come l’assenza di effetti speciali e di trucchi forzati, donano al telefilm un certo fascino senza tempo, che probabilmente ne è stata la chiave del successo. Tutta la serie è inoltre presentata di seguito, come se fosse un film vero e proprio, per cui non ci sono nemmeno certi espedienti narrativi come flash-back riassuntivi o fine episodio a effetto, che avrebbero finito per appesantire il tutto. I protagonisti, poi, riescono ad essere credibili pur senza essere molto approfonditi e senza quei dialoghi diluviali che caratterizzano molti serial di oggi. L'equilibrio del tutto è sottile, ma molto efficace.

    Io non appartengo certo a chi lo vide in televisione: all'epoca delle prime trasmissioni non ero neanche nato e se l'ho visto durante la mia infanzia ero troppo piccolo per ricordarlo. L’ho conosciuto grazie a un rivenditore di film, per cui l’ho visto solamente dopo il recupero in DVD, ma anche se non potevo avere memoria di quei personaggi e delle loro avventure, ne sono rimasto ugualmente colpito.
    Ultima modifica: 11/05/10 17:26 da Bergelmir
  • Discussione Zender • 11/05/10 18:21
    Capo scrivano - 47807 interventi
    Ri-bravo Bergelmir, bella analisi! Non l'ho visto e non posso dire se la condivido, ma intanto hai scritto molto bne.
  • Discussione Trivex • 11/05/10 22:40
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Io lo ricordo benino,visto da piccino..rammento anche la sigla iniziale.
    Un bel telefilm d'avventura,con alcuni personaggi ancora scolpiti nella mia mente.Tipo il Cowboy,leader fino a quel momento indiscusso,che verrà messo in discussione proprio da colui che diverrà poi il suo amico fedele.
    La storia crea molta atmosfera.
    E' stato facile confondere la mia realtà di bambino(dell'epoca),con le gesta di questi eroi.
    Naturalmente,non poteva mancare un amore tra adolescenti.
    Da brivido!!
    Grazie a Bergelmir.
    Penso di aver programmato un prossimo acquisto!
  • Musiche Trivex • 1/06/10 20:32
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Bergelmir ebbe a dire:
    Musiche di Roger Mores, musicista su cui si sa pochissimo.
    I temi musicali della serie non sono molti, credo due o tre al massimo.
    Memorabile la sigla di apertura, che nella versione originale era cantata, mentre nell'edizione italiana è solo strumentale.
    Esiste un 45 giri, rarissimo, che pubblicava entrambe le versioni.


    Uhm..Mi ricordo però,di averlo visto con la sigla cantata,se non sbaglio in francese.
    Oppure poteva essere quella di chiusura??

    Mi sa che l'apertura è strumentale:

    http://www.youtube.com/watch?v=J-Ydv2S9xW0&feature=related
    Ultima modifica: 1/06/10 20:52 da Trivex
  • Curiosità Jommy63 • 1/06/10 21:45
    Stagista - 1 interventi
    Innanzitutto vorrei dire che due protagonisti del telefilm, Philip Cantrell nella parte di JeanLoup e Marc Di Napoli nella parte di Cowboy sono tutti e due su facebook, Di Napoli ha anche un suo blog. Poi segnalo che il sito principale dedicato al Tesoro del Castello senza Nome è wwwjupe.be/galapiats, dove ognuno può lasciarvi il proprio messaggio di saluto ed anche inviarvi la sua foto di bambino degli anni '70. Su www.coucoucircus.org, poi, si possono ascoltare le sigle del telefilm, quella cantata e quella solo strumentale.Infine, chi volesse leggersi l'intervista che ho fatto nel gennaio 2010 a Philippe Cantrell(e tutta la storia che c'è dietro...) me lo comunichi(jommycross@simail.it)che gliela faccio avere in pdf.
    Bye bye bye
  • Curiosità Bergelmir • 5/06/10 10:11
    Galoppino - 211 interventi
    Ah, ecco per l'appunto.
    Io ho letto la tua intervista e il tuo resoconto, ottimo lavoro!
  • Musiche Bergelmir • 5/06/10 10:19
    Galoppino - 211 interventi
    Sicuramente la sigla di apertura della versione italiana era strumentale. Penso anche quella di chiusura, in tutti gli episodi tranne che nell'ultimo dove invece è cantata, se ricordo bene.
    Se si cerca su youtube o in rete magari si trovano versioni remixate da amatori, ma in linea di massima per l'Italia la situazione era questa.
  • Discussione Trivex • 28/11/11 10:28
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Viste le prime due puntate (sono otto contenute in due dvd).

    Riportato senza correzioni tecniche "moderne", mantiene inalterato il fascino dell'atmosfera fine anni 60, con una natura rigogliosa ed incontaminata davvero suggestiva.

    La storia, per quanto semplice, è strutturata benissimo e potrebbe interessare anche i più grandicelli.
    Ultima modifica: 28/11/11 10:30 da Trivex
  • Homevideo Bergelmir • 1/12/11 22:12
    Galoppino - 211 interventi
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    Se siete interessati è un'occasione imperdibile...