Il ratto salvatore - Film (1976)

Notevole horror "politico" con una società segreta di ratti che, in tempi di crisi, si rendono identici agli uomini per conquistare subdolamente il potere. Una sorta di Invasione degli ultracorpi in salsa sorcina, con un paio di sequenze discretamente disturbanti (il banchetto orgiastico). Il clima surreale e semi-fiabesco funziona a favore del messaggio satireggiante, ma Papic tende a trascurare la paranoia e la tensione, togliendo in parte forza all'insieme. Ottimo lo "smascheramento" pubblico dei mostri, che anticipa Essi vivono. Da provare.

Misconosciuta fiaba horror jugoslava che, su un perturbante canovaccio complottista dal sapore quasi hoffmaniano, posa le fondamenta per un'acuminata satira del potere costituito, sinistramente profetica dei foschi scenari dei decenni successivi. Permeata dalla tipica indeterminatezza allucinatoria di cui sono intessuti i sogni, la competente regia di Babic, pur non concedendosi a particolari sussulti narrativi (compreso il colpo di scena conclusivo), si muove con gusto fra le cupe ambientazioni diroccate popolate da simbolici personaggi-maschera. Incantevole Mirjana Majurec.

Piccolo sorprendente horror-fantasy dalle chiare connotazioni politiche che il serbo Papic ha tratto da un'opera letteraria di cui si scorgono i sentori anche nell'opera filmica. La sceneggiatura sa rendere bene il clima di paranoia crescente che cala sulla città e coinvolge il protagonista e non solo. Riuscite sono anche le ambientazioni ottimamente rese da scenografie di livello che raggiungono il loro culmine positivo nella scena dei banchetti. Certo, lo spunto principale non è nuovo, ma il film ha una sua dignità autonoma e sa come intrattenere e coinvolgere. Da riscoprire.