Ladro per tradizione di famiglia, spacciatore per costrizione ambientale, il tenero protagonista vorrebbe darsi all'onesto commercio di ghiaccioli ma scopre che la madre lo ha derubato di tutti i suoi risparmi ... Fra Francia e Spagna, seguiamo le avventure di un gruppetto di criminali da strapazzo in cui spicca l'ex galeotto Cassel, filosofo tardo di comprendonio ossessionato da complotti e scie chimiche. La bizzarria della trama muove talvolta al sorriso, la colonna sonora è gustosa, gli interpreti hanno le facce giuste ma il risultato è troppo dispersivo per convincere del tutto. Così così.
Un bamboccione senza grandi progetti se non quello di avviare un commercio di ghiaccioli nel Maghreb (!) e con una madre ultra-rampante e spregiudicata (la sempre bella Adjani) si ritrova coinvolto in un confusissimo traffico di droga e ricatti tra la Francia e la costa spagnola. Se la prima parte stenta a prendere forma, il prosieguo ambientato in un'ultramoderna Benidorm si fa più dinamico e per certi versi più attraente, anche se manca di linearità. Una vicenda meticciata ma nel versante malavitoso, con qualche azzeccata gag e poco più. Strabordante.
MEMORABILE: La scelta musicale nelle scene spagnole; Cassel filosofo rimbambito; Il clan dei neri ossigenati; La figlioletta dello scozzese in sintonia con Francois.
Come si costruisce una commedia di qualità: prendi il bravo ragazzo che vuole fare i soldi onestamente (Leklou), ma che è figlio di una madre snaturata (una meravigliosa Adjani) ed è innamorato di una splendida prostituta (Amamra) anch'essa col vizietto della mano lunga. Soggetto apparentemente semplice, che col passare dei minuti cresce in complessità e si ibrida con altri generi: il ritmo rimane ben orchestrato e le gag fluiscono copiose, anche grazie a un comprimario di grande qualità (Cassel, al cui Odio si rifà la citazione del titolo).
MEMORABILE: Danny-Adjani va in missione per trovare trecentomila euro, ma trova invece la figlia del narcotrafficante: rapimento sotto "Atlas" dei Battles.
Ambientato tra Parigi e la costa spagnola, una commedia criminale che ha per protagonista un malvivente per caso, un giovane coinvolto in un gioco più grande di lui. Piuttosto anonima la parte francese, migliore quella spagnola nella quale il ritmo è più sostenuto. Oltre al bravo protagonista, il film si fa apprezzare anche per le buone caratterizzazioni della Adjani e di Vincent Cassel. Migliore la versione originale rispetto a quella doppiata. Non male nel complesso.
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DiscussioneDaniela • 5/01/19 12:09 Gran Burattinaio - 5944 interventi
La parte del film che si svolge sulla costa spagnola è ambientata a Benidorm in provincia di Alicante. Fino a pochi decenni fa tranquillo paese di pescatori, Benidorm ha conosciuto un'espansione urbana abnorme, tutta incentrata sul turismo di massa, tanto da essere seconda soltanto a New York per numero di grattacieli a metro quadro: una foresta di cemento costruita a ridosso delle spiagge, un tempo celebrate per il candore della sabbia.
A me, sarò sincero, ha divertito da morire. Poi quando è partita Atlas dei Battles nella scena del rapimento della bimba sono letteralmente schizzato sulla sedia. Dire che non me lo aspettassi è dire poco. :)
P.S. Ma come fa Isabelle Adjani ad essere ancora così incredibilmente bella?