Difficile inquadrare un film come questo, sul confine tra professionalità ed amatorialità. In pratica un susseguirsi di scene allucinate, dall'impianto molto teatrale sia nelle scenografie che nella recitazione (impostatissima) che nelle riprese. A pelle l'effetto è "cagata pazzesca" e forse è così, ma in fondo è talmente anomalo da risultare interessante. Il ridicolo involontario è costantemente dietro l'angolo e arrivare fino in fondo è impresa stoica: sembra non finire mai.
Esistono i film modesti, i film brutti, i film bruttissimi, quelli pessimi, quelli inguardabili e infine i film di Luis Nero. L'insignificanza fattasi 7° arte. Qualcuno si armi di coraggio, pazienza e buona dialettica e cerchi di far almeno intuire agli autori cosa siano concetti base quali perizia, idee, sviluppo di esse, atmosfera, pregnanza, senso della narrazione, sintassi; un ABC del quale Nero non ha ben che minima cognizione di causa. Il massimo del minimo: che lo si riesca a terminare o meno, castra la voglia di vedere film per almeno un mese.
Louis Nero deve essere convinto che basti una macchina da presa per girare un film. In realtà la prima cosa da fare è scrivere una sceneggiatura che in questo caso manca del tutto. Lo spettatore è dunque costretto a seguire i deliri del protagonista, dialoghi farneticanti ed una storia che non esiste. Brutto oltre ogni immaginazione e proprio per questo da vedere almeno una volta nella vita.
Più che in un film sembra di stare seduti isu una poltrona a teatro; in alcuni passaggi, poi, il film è talmente nebuloso e ossessivo che se ne perde quasi il significato! Però tutto sommato possiede un fascino tutto suo. Certe atmosfere psicotiche risultano veramente efficaci.
Un'obbrobrio girato in nome della sperimentazione filmica. Camera a mano e via. Al di là della locandina, il nulla. Ma non quello di La storia infinita, che un significato metaforico almeno ce l'ha. Non esistono chiavi di interpretazione, una messa in scena, un montaggio e tanto meno la resa filmica. Perfino i cortometraggi di Andy Warhol, lunghe sequenze di cinema underground, risultano più vicine a un film rispetto a questo. Banale e disarmante.
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DiscussioneZender • 21/03/10 18:08 Capo scrivano - 48946 interventi
Per Cotola: il film c'era già, se puoi controlla anche il regista se ti viene qualche dubbio. Perché è conosciuto solo come HANS il film. Inoltre prendi sempre da Imdb il cast, perché la De Regibus l'avevi scritta in due parole staccate e questo crea di fatto due nomi diversi.
Ultima cosa: potresti scrivere a CONTATTACI > XAMINI dicendogli il tuo problema della formattazione che va a capo quando non deve? Ho visto che lo stesso problema c'è anche nei commenti e sei l'unico che ce l'ha, Non capisco...
Non riesco a contattare Xamini poichè non ho
configurato Outlook. Puoi farlo tu al posto mio?
Fammi sapere. Altrimenti vediamo di fare in qualche altro modo.
DiscussioneZender • 21/03/10 20:09 Capo scrivano - 48946 interventi
Eh no, purtroppo se te lo chiedo è perché bisogna che lui sappia con esattezza qual è il tuo browser, purtroppo, la versione eccetera, cose che vede automaticamente quando compili la form. Però da lì puoi ricavare il suo indirizzo credo anche senza configurare outlook (neanch'io ce l'ho).