Handling the undead - Film (2024)

Handling the undead
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Titolo originale: Håndtering av udøde
Anno: 2024
Genere: horror (colore)
Note: La pellicola è basata su un romanzo di John Ajvide Lindqvist.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/06/24 DAL BENEMERITO SISKA80
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Siska80 25/06/24 11:46 - 4255 commenti

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Dopo un misterioso blackout tre famiglie vedono i loro recenti defunti tornare in vita (se così si può definire). Non originale ma riuscito, il film ricorda da una parte Fragile nel gioco di luci che vanno e vengono creando un'atmosfera inquietante e nella fotografia dai colori scuri e freddi; dall'altra Cimitero vivente per lo spaventoso quanto irrazionale comportamento dei parenti che accettano una situazione abominevole essendo incapaci di elaborare correttamente il lutto. Peccato solo che alcune cose non vengano spiegate e che si voglia mettere troppa carne sul fuoco per stupire.

Kinodrop 30/06/24 20:01 - 3129 commenti

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Tre storie accomunate dalla recente morte di alcuni congiunti che, in seguito a un blackout, misteriosamente ritornano in una condizione di vita-non vita e riaccolti in famiglia sconvolgendone però gli equilibri. La regista svedese affronta in modo drammatico una tematica molto particolare, evitando i luoghi comuni e orrifici del genere zombesco per concentrarsi sulle atmosfere tetre e rarefatte e sull'incomunicabilità di una realtà sospesa al limitare tra vita e morte; un compito assai arduo che non sempre riesce a mantenere il giusto livello di inquietudine, specie nel finale.

Daniela 6/07/24 00:18 - 12916 commenti

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Dopo la morte una madre di famiglia, un bambino e un'anziana donna sembrano tornare in vita, suscitando reazioni contrastanti nei familiari a causa dei loro comportamenti: non parlano, si muovono a fatica, senbrano non interagire... Alla regista va riconosciuto il merito di aver diretto uno zombie-movie che non assomiglia a nessun altro, anzi per buona parte della sua durata non sembra neppure un horror ma piuttosto una riflessione malinconica sull'elaborazione del lutto. Qualche incertezza appanna l'epilogo, ma si tratta nel complesso di un film inquietante in modo non banale.
MEMORABILE: "Ne me quitte pas"; Il coniglio.

Schramm 10/09/24 20:35 - 3652 commenti

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Si potrebbe sintetizzare: arizombi, ma come li riprospetterrebbero Costa, De Oliveira o Monteiro. Morte e vita retrocompatibili l'uno con l'altro. La vita dei tempi morti. La morte del tempo dei vivi. Senza mai discernere se si è nel fuorigioco della vita o della morte, se c'è più alessitimia da parte dei redivivi o dei vivi che li vorrebbero riaccogliere. Per fidelizzare il cultore, i joule si intensificano per diradamento, sonnolenza, evanescenza, in un procedere quasi bergmaniano dallo score amniotico che quasi mai si concede il capriccio di svirgolare in un'ordinaria romerosità.
MEMORABILE: Interferenza elettromagnetica oltretombale; Cellophane; Finale.

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