L’investigatore/filosofo Freak Antoni indaga sulle origini del beat padano, tra la Via Emilia e il West. Ne nasce un road movie il cui scopo è trasmettere alla figlia Margherita qualche momento di riflessione sull’eredità di una generazione certo ingenua ma i cui valori di riferimento erano ben distanti dall’individualismo e dal cinismo di oggi. Un film che spazia non solo in un altro tempo, ma anche in un'altra dimensione. Piacevole.
Gita esistenziale di Freak Antoni (già provato dalla malattia) alla scoperta del pianeta beat. Una sorta di viaggio della memoria raccontato come farebbero due vecchi amici al bar: romantico, storiografico nei filmati originali e anche commovente per il suo significato. Tappeto musicale di livello assoluto, molto più di un semplice revival. B/n che rende l’effetto vintage, dove Pastore trova anche delle riprese a effetto. Cameo di Vandelli che dimostra di avere ancora un’ottima voce.
MEMORABILE: Il balletto della figlia sulle note degli Equipe 84; Le riprese statiche di Freak Antoni.
Alla ricerca del beat ritrovato e del Mito da rinfocolare prima che il negazionismo culturale ne faccia totale scempio, Freak ci ridà in proustito e comodato d'abuso tutto quanto i tempi modesti han barbaramente immiserito e inumato: l’esprit culturale della musica fattasi Movimento, presa di coscienza collettiva, ri-evoluzione intellettiva e sociale. Tra corto-circuiti generazionali in cui il pubblico si fa privato e viceversa (il bizzoso e intenerito confronto a tutto gap con la figlia) e linee-maginot peregrine (il beat come antesignano del punk), il continuo nodo alla gola è assicurato.
Una leggenda metropolitana (la registrazione di una jam session fra Jimi Hendrix e l'Equipe 84) è il pretesto narrativo per un commovente e (col senno di poi) testamentario viaggio di formazione che vede Freak Antoni nei panni del musicofilo-fan accompagnato dalla figlia nel suo viaggio di ricerca: che il nastro si ritrovi o meno diventa questione marginale rispetto ad averne comunque dimostrato la papabile verosimiglianza e - soprattutto - trasmesso consapevolezza storica e umana alle generazioni future. Impagabile il Vandelli cinico e disilluso.
MEMORABILE: Freak Antoni alla figlia: "Il beat era la perfezione dell'essere giovani"; Vandelli: "Ho già detto vaffanculo e non ho mai più risposto a nessuno".
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Il film ha girato qualche festival (Torino, Bari e adesso pure a Shangai/Cina!) ma il produttore (Pulsemedia) non lo commercializza.
Però in Regione Emilia Romagna ne hanno qualche copia (me lo hanno pure spedito gratuitamente). Per chi fosse interessato: Regione E. R. / Agenzia di informazione e comunicazione.
email: stampaseg@regione.emila-romagna.it
Ziovania ebbe a dire: Segnalo anche le due biografie (Skiantos e Roberto Antoni) di Emanuele Angiuli uscite per i tipi di Imago Orbis di BO.
quella su Roberto -che devo ancora trovare la forza di commentare- si intitola Biografreak, è un mediometraggio di 50' - vi compaiono anche i genitori e la figlia. curiosamente viene dato pochissimo spazio a Fabio Testoni, e alcuno a tante altre persone (dello showbusiness e non) che lo conoscevano da tempo e gli erano molto amiche.