Ganci - Hooks - Corto (2007)

La vita e la poetica dell'inetichettabile Dario John Brondello, artista borderline della Torino anni '70 che, sotto l'occhio della camera di Luca Pastore (già bassista dei Fluxus, che in un brano del disco omonimo del 2002 musicarono proprio delle liriche di Brondello), si muove e declama versi negli spazi vitali che furono di Antonio Gramsci. A tratti pericolosamente vicino a certi formalismi propri della videoarte più spinta, ma sempre con un suo perché. Ottima la gestione degli spazi e dei corpi che vi si muovono.

Un poeta legge i suoi versi mentre la mdp si muove in un palazzo fatiscente: la casa torinese di Gramsci. Videopoesia sperimentale che unisce la declamazione antiretorica di Dario John Brondello con un'esplorazione visiva degli ambienti tra la ricerca della videoarte e il cinema underground. Tentativo interessante, ma che non riesce davvero ad alimentare l’attenzione e a creare partecipazione, sia essa emotiva o intellettuale. Si intuisce una profondità testuale e una motivazione emozionale che però si perdono senza pathos.