Fiesta e sangue - Film (1947)

Un reduce giunge in una piccola località del New Mexico alla vigilia della festa paesana. Intende ricattare il responsabile della morte di un suo amico, un losco uomo d'affari che è riuscito a sfuggire alla giustizia... Ad un anno di distanza dalla Donna nel lago, Montgomery dirige un film meno innovativo nella forma ma interessante nei contenuti per l'ambientazione, il carattere ambiguo del protagonista scostante e misogino, i caratteri secondari (la ragazzina indigena, l'amichevole giostraio, l'agente paziente) ed infine per alcuni risvolti non banali nella trama.

Lodato da Borde e Chaumeton nel loro celebre saggio sul noir, il film ha un'ambientazione anomala, un paesino di campagna sul confine messicano e un cast bizzarro ma sostanzialmente riuscito, nel quale spiccano un giostraio e una ragazzina di origini ispaniche (oggetto di battute che di questi tempi non passerebbero la censura). Più convenzionali gli yankees, buoni e cattivi, che si affrontano per una faccenda di corruzione e di vendette personali. Certamente interessante, non pare il gioiello che i due critici francesi ritenevano.

Noir di buona fattura che presenta alcune peculiarità nell'ambientazione (un paese al confine con il Messico con tanto di festa sullo sfondo) e nei personaggi, a cominciare dal protagonista, misogino e almeno inizialmente non proprio simpatico, per passare a quelli ispanici, che pur essendo oggetto di alcune battutine razziste vengono tratteggiati con rispetto (il giostraio Gomez e la Hendrix giovanissima e risoluta). La trama è invece abbastanza ordinaria, ma beneficia di un buon crescendo di tensione e rifugge dal facile sentimentalismo, come dimostra un epilogo non così scontato.