Un'ex modella viene assassinata. I sospetti ricadono su un reduce di guerra il quale, innocente, si trova costretto a raggiungere l’unico testimone che lo possa scagionare. Film di quelli compatti e senza troppi fronzoli, ma nondimeno coinvolgenti. La storia, pur essendo risaputa, riserva colpi di scena e un’apprezzabile tensione. Juran si dimostra abile anche lontano da navicelle spaziali e mostri, confezionando uno stringato noir (on the road) altamente godibile.
Sul tema classico della caccia all'uomo Corman ricama e Juran dirige una storia ricca di tensione e pathos che farà felici gli appassionati di noir. Conte è bravo, ha la faccia giusta per il ruolo e riesce a rendere credibile anche un improbabile coup de foudre. Il resto del cast, di ottimo livello, asseconda il ritmo indiavolato delle vicende con stile secco e deciso, come si conviene a questo genere di film. Peccato che i 70 minuti non permettano maggiori introspezioni dei personaggi che smusserebbero alcune incongruenze narrative, a partire dall'arma del delitto. Gran bel film!
MEMORABILE: La parte nel deserto; Il benzinaio molto "flemmatico"; La fuga di Conte dalla stazione di polizia.
Mai offrire da bere alla prima sconosciuta in un bar, potreste trovarvi invischiati e nei guai fino al collo come il protagonista di questo poliziesco a basso costo che si fregia però di due facce giuste, quelle di Richard Conte e Joan Bennet. Il film si poggia sul concetto che se non si hanno prove valide nei confronti di un delitto è meglio darsela a gambe senza indugi. Purtroppo la storia gira attorno ad alcune coincidenze troppo esageratamente fortuite e risulta poco credibile, quando alla fine svelerà tutti i suoi misteri.
Gustoso thriller on the road sul tema, molto sfruttato ma quasi sempre efficace, dell'innocente in fuga da un'ingiusta accusa di omicidio. Lo scintillante bianco e nero, il ritmo sostenuto e le convincenti prove degli interpreti consentono di sorvolare su qualche coincidenza di troppo nella sceneggiatura. Peccato che la fin troppo esigua durata di 70 minuti precluda maggiori approfondimenti, ma chi ama il genere apprezzerà ugualmente. Per la cronaca, l'FBI compare soltanto nell'ingannevole titolo italiano…
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Con questo film comincia l'ultracinquantennale carriera da Oscar (onorario) di Roger Corman, grande regista, produttore e attore del cinema americano. Fu grazie ai proventi di questo film, di cui è coautore e coproduttore, che si convinse a produrre un film tutto suo, Monster from the Ocean Floor, un horror-fantascientifico a basso costo che ebbe molto successo ai botteghini.
Una volta tanto assistiamo inoltre ad un film nato da una location, la splendida cornice naturale del Salton Sea che vediamo nelle riprese finali. Lo stesso Corman ha infatti dichiarato a tale proposito:
"Il Salton Sea trabocca dalle sue rive nel deserto, e ho visto tutte queste vecchie case che erano deserte. I primi piani sono stati allagati e ho pensato che sarebbe stato un grande momento culminante per un film - una sorta di inseguimento attraverso il deserto e una sparatoria nella casa allagata. Quindi, sono partito dal climax del film e ho lavorato a ritroso per creare la mia storia".